Correre sulla neve: le precauzioni
Tra le contromisure utili a evitare almeno parte degli infortuni, possiamo elencare:
- scegliere una calzatura dotata di una suola che possa offrire un grip sufficiente: questa caratteristica ha comunque dei limiti, perché, quando la neve è ghiacciata, non vi è alcuna suola che garantisca l’aderenza;
- ridurre l’ampiezza del passo e lavorare sull’aumento della sua frequenza, in questo modo si può ridurre la necessità di attrito nel momento dell’appoggio del piede;
- aumentare la concentrazione su dove si appoggiano i piedi, perché anche se appare una considerazione banale, si tratta dell’attività neuromotoria che, sul lungo periodo, produce la differenza tra uscire incolumi dalla seduta o farsi male;
- proprio per favorire l’attenzione sul “dove” dell’appoggio del piede, è importante, ancora prima, scegliere percorsi caratterizzati da buona luce, tali, cioè, da assicurarci condizioni di visibilità, come le strade illuminate, in caso di corse nel fine pomeriggio-sera, o sentieri sterrati fuori dal bosco, in caso di uscita in pieno giorno;
- evitare le ore più fredde, sia per non rischiare infortuni muscolari sia per evitare il formarsi del ghiaccio sul terreno.
Correre sulla neve: qualche vantaggio
Correre sulla neve permette una diminuzione degli attriti durante l’appoggio del piede. Quando la superficie innevata risulta regolare, abbiamo una maggiore dispersione delle forze con una diminuzione degli effetti traumatici. Questo vantaggio agisce soprattutto nella corsa in discesa, a patto che si mantenga il controllo del grip.