In alcune località è già arrivata, in altre il meteo la annuncia come imminente. Stiamo parlando della neve, che con il suo candore affascina grandi e piccini. Ammettetelo: quanto è romantico e suggestivo correre sulla neve, in silenzio, mentre soffici fiocchi imbiancano il paesaggio circostante?
Nei paesi nordici correre sulla neve è normale, nel senso che è una condizione abituale, presente per parecchio tempo nel corso dell’anno. Alle nostre latitudini, invece, si tratta di un evento occasionale. Da chi pratica lo sci e lo scialpinismo il runner deve imparare un concetto importante: ci sono diversi tipi di neve e le superfici ghiacciate risultano le più insidiose. Le condizioni meteorologiche invernali propongono situazioni in cui le strade possono essere ricoperte da un manto di neve che, con il passare dei giorni, modifica le sue caratteristiche e può condizionare notevolmente la tipologia di corsa.
Correre sulla neve: il rischio degli spazzaneve
Un’abbondante nevicata di alcune decine di centimetri non consente di correre, ma si presume che, successivamente a un evento di questo genere, la neve venga poi spalata. È qui che il corridore deve prestare particolare attenzione: dopo il passaggio dei mezzi spalatori, i residui di neve presenti creano in genere delle irregolarità che poi si solidificano prendendo forma e consistenza nelle ore notturne, quando la temperatura si abbassa, e si trasformano in vere e proprie formazioni di ghiaccio, che diventano un pericolo da non sottovalutare.
Correre su un manto di pochi centimetri che ricopre la strada può anche essere piacevole, dato l’effetto ammortizzante che la neve produce, ma con il passare dei giorni, quella stessa superficie, al compattarsi irregolare del manto nevoso, può, appunto, generare le stesse insidie dei residui lasciati dallo spazzaneve.
La condizione di allenamento è meno disagevole qualora sia stato sparso sale o ghiaino, perché questi elementi possono essere sufficienti a compensare la mancanza di grip.
Correre sulla neve: gli infortuni più frequenti
Correre sulla neve è certo affascinante, espone però a certi rischi che è bene non sottovalutare. Vediamo la casistica di infortuni causati dalla corsa sulla neve.
- Traumi distorsivi dell’articolazione tibiotarsica. Non dimentichiamo che il freddo, in caso di caduta, può rendere fragili le strutture ossee, con possibili complicanze fratturative.
- Traumi contusivi a seguito di cadute per lo scarso grip della calzatura con la superficie ghiacciata. Frequenti sono quelli relativi agli arti superiori (polso, spalla), alle ginocchia e all’articolazione dell’anca.
- Tendinopatie del tendine di Achille a causa dei ripetuti appoggi irregolari.
- Tendinopatie e infiammazioni muscolari dei tibiali e dei peronei, sempre a causa delle irregolarità della superficie di appoggio.