La corsa è il crocevia di tante attività e chi dismette uno sport di squadra o un’attività tecnica trova nel correre una valida alternativa di facile gestione, dove i miglioramenti iniziali possono essere anche piuttosto rapidi. Questa nuova sfida sportiva fa da leva e da incoraggiamento verso un impegno maggiore e i traguardi di 10.000 m, mezza e maratona conducono a seguire un piano di allenamento sistematico.
Di qui la necessità di dosare le sedute risulta un passo obbligato, perché rispetto ad altre discipline sportive le regole della corsa prevedono una preparazione che va al di là dello stesso gesto atletico. Il discorso è ancora più valido all’incedere degli “anta”, quando l’adattamento risulta più lungo e talvolta difficile.
Il running, se praticato in modo continuativo, prevede quindi alcune basi indispensabili. Ce le spiega, su Correre di febbraio, il dott. Luca De Ponti, specialista in ortopedia. Eccone un’anticipazione:
Valida condizione muscolare
La muscolatura che deve essere particolarmente efficiente è quella della schiena lombare, dei glutei, della coscia e del polpaccio
Efficiente mobilità articolare
È indispensabile sia sul fronte prestativo sia sul fronte della plasticità del gesto.
Equilibrata biomeccanica del gesto
Il riferimento riguarda particolarmente il piede, dove dimorfismi non apparentemente importanti per la persona comune possono essere invece significativi per chi corre.
Allenamento sistematico
La corsa richiede costanza e un’organizzazione dell’allenamento che non necessariamente deve seguire tabelle, ma quantomeno prevedere costanza nelle sedute.