Prova ad accelerare
Avendo però migliorato sensibilmente l’efficienza, quando corro a 12 km orari ogni tanto accelero, per verificare le mie sensazioni. A quest’ultima velocità percepisco uno sforzo piuttosto alto. Correndo invece a 13,5 km orari lo sforzo è proporzionato a quello dei 13. Certo, fatico di più, ma in modo gestibile. In pratica, in una delle due sedute a 12 km orari ho di fatto già inserito dei momenti di corsa a 13,5 km orari, di solito 1-2’, senza un’organizzazione specifica.
Il terzo passo
A questo punto sono passate circa 8 settimane dall’inizio della preparazione. In questa fase svolgo una seduta a 12 km orari, una a 13 (vicino ai 50’) e nella terza, in cui tengo di base i 12 km orari, corro tratti a 13,5 km orari. In questa seduta, dopo 15’ a 12 km orari, alterno per 5-6 volte 2’ a 13,5 km orari e 3’ a 12 km orari.
Lo sforzo non è elevato, anzi, è piacevolmente impegnativo, tanto che dopo 2 settimane arrivo a sostenere 8 serie di 2’ svelti più 3’ lenti, che si trasformano successivamente in 8 per serie di 3’ a 13,5 km orari e 2’ a 12 km orari. In 6 settimane circa la forma è diventata molto buona: a 13 km orari sono arrivato a un’ora senza più disagio, tanto che questa velocità non determina un impegno respiratorio da corsa media. Quindi accelero il medio a 13,5 km orari. Di conseguenza la velocità delle sedute facili passa a 12,5 km orari. Inoltre, proprio perché mi sento bene, inserisco una corsa lunga la domenica.