La prevenzione nel carrello

La prevenzione nel carrello

La prevenzione parte dal carrello

Secondo ricerche condotte dall’American Institute for Cancer Reasearch, le abitudini alimentari hanno un peso determinante almeno in tre tumori su dieci. Percentuale che si impenna nelle patologie che riguardano l’apparato gastrointestinale: fino al 75% dei tumori dell’esofago, dello stomaco e del colon-retto si potrebbero prevenire lavorando sulla quantità e sulla qualità dei cibi che ingeriamo.
Se aggiungiamo lo stile di vita in senso ampio (abitudini, movimento, corretta forma fisica) vediamo che il nostro raggio di azione diventa più ampio.

Il primo ombrello protettivo anticancro è un elevato consumo di frutta e verdura fresca, cruda, con la buccia e raccolta matura nella sua stagione, quindi il solo uso di farmaci non è risolutivo, ma si limita a ritardare il processo degenerativo della malattia.

Vi sono alimenti che contengono sostanze naturali in grado di contrastare la mitosi cellulare, ovvero sono in grado di ridurre la proliferazione tumorale. Tra questi la soia e le brassicacee in genere, ovvero cavoli, verze, cavolfiori, broccoli. Per individui sani, il consiglio è di consumarne una normale quantità; l’individuo già colpito da tumore potrà invece farne un uso più massiccio.

Tra gli alimenti da evitare per chi abbia già avuto un tumore troviamo latticini e formaggi, il cui contenuto di caseina è elevato. Vanno esclusi o limitati anche salumi e insaccati, zuccheri e farine raffinate.

Da evidenziare è che il cancro si sconfigge, una volta rimosso in tempi brevi il nucleo malato, solo se rimettiamo a posto, nella sua globalità, l’individuo malato. E per tornare in equilibrio il movimento fisico rappresenta una risorsa preziosa e unica.
Uno studio condotto su donne che avevano avuto un cancro al seno ha diviso le pazienti in due gruppi: uno faceva movimento regolarmente, l’altro no.
Le recidive si sono avute solo e unicamente nel gruppo sedentario, ulteriore dimostrazione del fatto che il cancro non è una malattia d’organo ma un disagio centrale.

Le storie di chi ce l’ha fatta a riemergere devono insegnarci che la guarigione non avviene mai per caso ma solo con un sostanziale cambio delle proprie abitudini alimentari e nel proprio stile di vita. Incominciare a muoversi, mangiare sano e provare a essere più sereni ogni giorno rappresentano passi importanti verso un ritorno a ciò che siamo davvero.

Vi consigliamo la lettura di questo testo:

Dieta uno cancro zero

AUTORE: Lorenzo Anelli, medico chirurgo, specializzando in Oncologia medica e medico agopuntore
TITOLO: Dieta uno, cancro zero. Nutrizione e sport per prevenire e combattere il tumore
EDIZIONI: Edizioni Correre
NUMERO PAGINE: 160
PREFAZIONE: Luca Speciani
PREZZO: 16 euro
Acquistabile su www.storesportivi.it

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