Avere paura di cominciare a correre è normale. Non averla è preoccupante. Abbiamo paura dell’incertezza, della vita che non prende una direzione, di un mondo fatto di rotonde con mille uscite. Del futuro, del terrorismo, del tempo, delle malattie. Paura di cambiare mentre dovremmo cambiare ogni giorno. Il cambiamento è molte volte fonte di ansie e stress, anche se pensiamo possa migliorare la nostra vita.
Tutti vogliamo stare meglio e molti mettono in atto azioni positive, iniziano un percorso non sempre lineare, ma con obiettivi precisi. Prenderci cura di noi, cercare il nostro benessere non è un atteggiamento egoistico, siamo qui per stare bene, noi con gli altri.
“La nostra salute è troppo importante per lasciarla in mano solo ai medici”, scriveva Voltaire. Mettere il movimento nella nostra vita, mettere un po’ di corsa nelle giornate, non può che farci bene.
Sentirsi inadeguati
Le paure e le incertezze di chi vorrebbe iniziare a correre sono tante. La prima è il senso di inadeguatezza, il pensiero di non farcela, che la corsa sia affare di altri. Niente di meno vero, correre è la cosa più naturale del mondo, solo che ce ne siamo dimenticati. Si tratta di avere costanza e pazienza e il nostro corpo e la nostra mente ritorneranno a correre insieme.
L’inadeguatezza si esprime anche nella paura dei luoghi. Dove andiamo? Da soli? Il campo aperto, il percorso non segnato, il muoversi fra la gente correndo sono cose che ci fanno sentire fuori posto, additati per il passo incerto, l’abbigliamento non consono, la tuta che lascia vedere anni di alimentazione esagerata. Sono ostacoli che minano la volontà. Pensiamo che non potremmo mai farcela, che è troppo tardi per iniziare a correre, che è meglio rifugiarsi in un bar piuttosto che mettersi in gioco nel parco insieme agli altri.