Amnesia glutea: è ora di svegliare il sedere!

Amnesia glutea: è ora di svegliare il sedere!

Foto 123rf
  1. Amnesia glutea: sedentarietà ma non solo
  2. Come riconoscere la sindrome del sedere morto
  3. Esercizi per riattivare i glutei
  4. Svegliamo i muscoli del sedere

Amnesia glutea. Ne avete mai sentito parlare? No, non si tratta dell’ennesima indicazione di come tonificare i glutei in vista della bella stagione. Parliamo invece di una vera e propria patologia conosciuta anche come “sindrome del sedere morto” o “sindrome del sedere addormentato” e anche “sindrome del gluteo pesante“. Che, a dispetto del nome, può anche interessare persone allenate (non in modo adeguato).

E’ una disfunzione che ha radici profonde e parte da un principio logico molto semplice: “il corpo dimentica ciò che non usa”, in questo caso specifico perde la capacità di utilizzare i glutei.

Pensateci bene: la routine quotidiana ci porta a trascorrere gran parte della giornata seduti: scuola, auto o mezzi pubblici, ufficio e ritorno. Seduti ai pasti e poi sul divano davanti a tv o smartphone ed infine dalle 6 alle 8 ore sdraiati a letto. Avete mai provato a contare quante sono le ore che tra pasti, attività lavorativa e di relax passiamo seduti? 

La sedentarietà e non solo…

Questo stile di vita, a ragione definito sedentarietà, induce il nostro corpo a dimenticare come si utilizzano alcuni muscoli. Ecco dunque il gluteo perdere la sua utilità e di conseguenza il nostro sistema nervoso centrale si dimentica di come si attiva. Fortunatamente il nostro corpo è parecchio intelligente ed è quindi capace, se adeguatamente stimolato, a ricordare e quindi a rimettere in funzione lo schema motorio. Questo fenomeno forse poco conosciuto di “glutéus amnésia” rappresenta la società odierna incline ad uno stile di vita in cui il movimento è sempre di più ridotto ai minimi termini. È bene quindi ribadire l’importanza dell’attività fisica come abitudine salutare. 

Ma non solo la popolazione sedentaria è colpita da questo problema anche gli atleti, e in particolare i runner possono sviluppare questa atrofia muscolare a causa della mancanza di un allenamento specifico oppure dopo un lungo stop per infortunio.

Come riconoscere l’amnesia glutea? 

La sensazione che si riconosce è quella di intorpidimento. I muscoli delle gambe e della zona lombare sono costretti a lavorare maggiormente causando dolore all’anca, dolore lombare e in alcuni casi anche problemi alle caviglie e alle ginocchia.

Anche i dolori pungenti del nervo sciatico sono spesso riconducibili alla sintomatologia dell’amnesia glutea causata da una scorretta coordinazione dei muscoli del cingolo pelvico e qui il cerchio poi si allarga coinvolgendo il piriforme. Una questione di core e stabilità del bacino, poco sostenuto dai muscoli della fascia glutea. 

Alcuni consigli per evitare l’amnesia glutea

Esistono alcuni accorgimenti per attivare i nostri glutei nonostante la quotidinità che ci costringe, per un verso o per l’altro sempre seduti. Eccone alcuni:

  • Impostare piccole pause per cogliere l’occasione e fare un po’ di stretching nei pressi della scrivania.
  • Utilizza una fitball (il tipo usato nel Pilates) e almeno per qualche ora della giornata sostituiscila alla sedia. Ti costringerà a mantenere l’equilibrio e tonificare l’area senza che tu te ne accorga.
  • Ogni scusa è buona per alzarti e cambiare postura: ad esempio effettua le telefonate in piedi, oppure sistema la tua scrivania solo alzandoti dalla sedia
  • Cerca di contrarre i glutei più volte durante la giornata nello svolgere le attività quotidiane e concentrati su questo movimento.
  • Esegui una routine di esercizi come squat, affondi, ponte per glutei, slanci in quadrupedia, in modo che il gluteo medio diventi più forte. E ricorda che camminare (a passo svelto), nuotare o andare in bicicletta per almeno 30 minuti può fare la differenza 

Svegliamo il nostro sedere

La sindrome del sedere addormentato è reversibile ma non per tutti vale lo stesso tipo di trattamento. A seconda della situazione muscolare, sia locale che globale, il problema va affrontato in modo differente. Per questo, oltre alla sfida quotidiana alla sedentarietà, se si vuole indagare cause e rimedi è bene anche affidarsi ad uno specialista. Esistono infatti alcuni test specifici che possono indicare al trainer esperto o al fisioterapista, il livello della situazione e agire poi di conseguenza con un percorso preciso e mirato.

La regola numero 1 è comunque sempre la stessa: attivarsi, muoversi e svegliare questo sedere!

Articoli correlati

10 consigli per migliorare le abitudini alimentari

Come fare a migliorare le abitudini alimentari? Dalla colazione alla cena ecco una serie di utili consigli Negli anni abbiamo forgiato le nostre abitudini e a quelle siamo sempre piuttosto affezionati. Le abbiamo create grazie a informazioni trovate su web e social, a martellamento mediatico, a proposte di nuove diete, libri, indicazioni varie sulla necessità […]

Dolore ginocchio: 5 sintomi da interpretare

Il dolore al ginocchio è uno dei problemi che più frequentemente colpisce chi pratica la corsa. Scopriamo quali sono i sintomi da interpretare. Una delle caratteristiche salienti dell’atleta evoluto è quella di ascoltare i segnali del proprio corpo in relazione agli stimoli allenanti: parliamo del dolore alle ginocchia. Può avvenire in modo frequente durante e […]

Tre cibi di ottobre top per gli sportivi

Autunno tempo di mettere in tavola alimenti preziosi per il nostro benessere. Compiamo un viaggio gastronomico sugli alimenti di stagione e in particolare sui cibi di ottobre e le loro proprietà per chi pratica sport. Con l’arrivo di ottobre, l’autunno rivela il suo spettacolo di colori e profumi, e il mondo dell’alimentazione offre una nuova […]

Settembre: tre cibi top per gli sportivi

Uva, porro, tobinanbur: inserisci questi ingredienti nella tua dieta d’autunno. Tre cibi top per gli sportivi, facili da trovare sanno essere davvero preziosi per la nostra salute, anche sportiva. Con l’arrivo di settembre, gli sportivi sanno che è il momento perfetto per rinnovare la propria alimentazione in vista delle sfide autunnali e delle attività all’aperto. […]