Confessioni di un piriforme

Confessioni di un piriforme

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Se la prendono in tanti con me, semplicemente perché sono tra i più piccoli del gruppo. Quali danni volete possa fare uno come me, quando ci sono miei amici ben più grandi e grossi che quando si muovono fanno cose più gravose delle mie? Mi sento come Calimero, il piccolo pulcino nero della pubblicità di tanti anni fa, che si rammaricava di essere trattato male da tutti perché era piccolo e sporco. Basta che un atleta abbia del fastidio dentro la chiappa che subito danno la colpa a me.
Già il nome che mi hanno dato mi piace poco: per non dirmi “faccia da pera” hanno usato l’elegante neologismo piriforme. E il bello è che fino a una ventina di anni fa vivevo la mia tranquilla esistenza perché praticamente nessuno mi conosceva. Neppure i più illustri luminari, che l’anatomia dovrebbero averla studiata.

Sfido loro, e anche voi, a conoscere anche il nome dei miei amici qui vicino a me. Sono sicuro che non avete mai sentito parlare di otturatore interno e del suo gemello esterno. E avete mai chiamato in causa il quadrato del femore? E che dire del mio amico fraterno, pettineo? Be’, noi siamo qui da sempre, tranquilli, a fare ciò che ci viene richiesto, ma anche loro potrebbero diventare famosi, come è successo a me da qualche lustro.

Già, perché da quando quello smilzo del nervo sciatico ha iniziato a lamentarsi, sono tutti qui a dare la colpa a me, anche se questo nevrotico dovrebbe prendersela con chi lo irrita più seriamente. Sentite ancora qualcuno parlare di sciatalgia?
Macché, neppure i vecchi hanno più la sciatica, che andava di moda nel secolo scorso. Adesso tutti hanno sulla bocca la pseudosciatalgia e la colpa di chi è? Mia, ovviamente, del piriforme.

Ammetto che, appena mi muovo un po’, sento subito addosso lo smilzo che si lamenta e si irrita, ma la mia responsabilità finisce qui. E invece, in quanti mi danno addosso. Se non siete capaci di fare una diagnosi corretta e seria, perché dovete prendervela con me? Mi arrabbio perché le mie colpe sono pari solo al 30% dei fastidi che sentite dentro le vostre chiappe. Ma ormai va di moda avere la sindrome del piriforme.

Non fa effetto dire agli amici: «Ho la chiappa dura per una contrattura». Se quando non sapete trovare la vera soluzione al problema vi viene comodo dire: «Ho la sindrome del piriforme», ponetevi qualche dubbio.

Recentemente, nella sezione dedicata alla medicina del Washington Post è stata riportata l’intervista a un famoso medico che confessa quanto i suoi colleghi (presunti illustri) abbiano dimostrato una capacità diagnostica molto limitata. Il caso è nato da un problema al fianco destro di una nota ballerina americana, la quale ha richiesto l’assistenza di vari specialisti, ma per oltre un anno non è riuscita a stare bene. La danzatrice era giunta nello studio del medico dopo averne consultati altri sette prima di lui. Aveva sostenuto svariate terapie senza successo presso specialisti di vari settori e ambiti e speso una ragguardevole cifra tra esami e cure. Penso immaginiate come abbiano tirato in ballo anche me. Sono stato il primo indagato, ovviamente. Mi hanno tirato, schiacciato, attorcigliato, compresso, stirato, spremuto e dopo che sono diventato molle come un mollusco hanno pensato che non c’entrassi niente.

Fate attenzione quindi a non confondere la sindrome del piriforme con la sindrome di Calimero.

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