Intervall training e salite

Intervall training e salite

Foto: 123RF

Cambiamenti e vantaggi

Queste le modifiche che apporterei a quanto indicato sopra per quanto riguarda intervall training e salite.

1) L’intensità è ridotta rispetto al punto a), con un minore coinvolgimento delle fibre veloci. Le prove previste ne determinano comunque l’esaurimento energetico ed entra in gioco la sollecitazione delle fibre lente; la stimolazione ripetuta porta a un loro maggiore reclutamento.

2) Sul punto b), le prove sui 200 m all’intensità di gara dei 1.500 m provocano un’alta produzione di lattato, quindi un’elevata acidificazione del sangue. Tale situazione riduce la possibilità di svolgere un buon carico sulla resistenza. Anche nei 100 m c’è accumulo di lattato, ma non così elevato e il suo rapido smaltimento consente di svolgerne tante.

3) Anche per il punto c) vale quanto riferito. Va poi considerato che la stanchezza e la fatica fanno scadere l’efficienza meccanica. Nelle prove di 100 m il controllo del gesto è più facile da mettere in pratica.

4) Rispetto al punto d) l’intensità delle prove da 100 m è maggiore.

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