La domenica mattina (ma anche il periodo delle feste) è il momento della settimana generalmente dedicato a una gara o all’allenamento più lungo, visto che di solito disponiamo di più tempo. Dopo aver fatto il nostro dovere, torniamo a casa che si è già fatto metà mattina: troppo tardi per una colazione vera e propria, ma ancora troppo presto per il pranzo. In queste circostanze il pasto ideale è un brunch, termine inglese che deriva appunto dalla contrazione delle parole breakfast (colazione) e lunch (pranzo).
Il brunch è solitamente caratterizzato da una parte dolce (pancake, crepes, frutta, muesli, una fetta di torta…) e una parte salata (toast, uova strapazzate, qualche fetta di prosciutto crudo o bresaola, frutta secca…), il tutto accompagnato da acqua e dalle bevande tipiche della prima colazione, come latte, the, caffè o succhi di frutta.
Trovarsi davanti una tavola imbandita con tanti cibi sani fra cui poter scegliere non fa bene soltanto alla nostra salute, ma ha anche un valore educativo per i nostri ragazzi, spesso abituati a merendine preconfezionate. Se avete figli piccoli, poi, il brunch è un diversivo che solitamente piace molto anche ai bambini, curiosi di condividere con voi questo pasto sostanzioso, invece della solita “brioscina”.