Un modo diverso di vivere la montagna, ma anche un ottimo potenziamento. Le racchette da neve diventano uno dei migliori alleati della stagione invernale. Consigli per allenarsi con le ciaspole e vivere al meglio questa avventura
Forse si fa fatica a crederlo ma è proprio così: le ciaspole, ossia le racchette per camminare sulla neve, sono nate 6.000 anni fa, sul finire dell’età della pietra. Soluzioni ideali per gli abitanti delle zone soggette a forti innevamenti, unico mezzo per potersi muovere senza sprofondare eccessivamente nella neve.
Migliorando la manualità e la capacità di lavorare prima il legno e poi i metalli, le racchette da neve hanno subito degli affinamenti. In epoca romana erano realizzate curvando legna e intrecciando cuoio e strisce di pellami. Sembra che durante la guerra d’indipendenza americana, truppe britanniche ne abbiamo fatto uso in Quebec attorno alla fine del 1700.
Come non ricordare poi l’epopea dei cercatori d’oro raccontata da Jack London? Nel periodo invernale si dedicavano al commercio di pellicce utilizzando per gli spostamenti le racchette dalla forma molto allungata e con una vera e propria coda. Ancora oggi quelle racchette vengono chiamate “canadesi”.
Sulle nostre montagne, sono diventate famose le ciaspole a fagiolo, in legno e corde, il cui profilo ricorda proprio la forma del legume o ancora di un rene. Sono decisamente più piccole di quelle canadesi ma altrettanto funzionali. In alcune aree dei paesi del nord est europeo, invece, hanno assunto forme diverse, che vanno dalla rettangolare alla quadrata fino alla tonda.

Quali modelli scegliere per allenarsi con le ciaspole
Se vuoi provare ad allenarti con le ciaspole devi sapere che le racchette oggi in commercio sono realizzate con materiali compositi o in leghe d’alluminio. Hanno forme che stanno a metà tra tutte quelle tradizionali storiche e sono sufficientemente robuste per durare nel tempo.
La vera innovazione è negli attacchi, che in passato erano gestiti con lacci e cordini, mentre oggi nei modelli al top di gamma sono di tipo automatico, in quelli più economici parzialmente manuali. La scarpa viene bloccata tirando delle stringhe, un po’ come avviene con le fibbie degli zaini.
Le loro dimensioni variano in rapporto al peso dell’utilizzatore: i più leggeri possono ragionevolmente utilizzare racchette più piccole, mentre ai più robusti si consiglia di optare per modelli di dimensioni maggiori. È necessario fare attenzione al peso dello zaino che può incidere sulla resa delle racchette anche sugli utilizzatori più snelli.
Nel corso degli anni è variato anche il loro nome: quello che si è maggiormente affermato in Italia è ciaspole, (dal ladino della val di Non, in Trentino) ma in altre zone vengono chiamate anche ciastre o ciaspe.