Allenarsi con le ciaspole, in forma sulla neve

Allenarsi con le ciaspole, in forma sulla neve

Foto Francesca Grana
Dove e come allenarsi con le ciaspole

L’utilizzo delle ciaspole è decisamente semplice, ma non privo di evidenti difficoltà e attenzioni. Il loro terreno ideale è quello in piano e con poca neve fresca. Sebbene la maggiore superficie di appoggio limiti l’affondamento, in caso di spessori importanti di neve fresca le racchette affonderanno comunque anche oltre i 25-30 cm imponendo un lavoro muscolare decisamente elevato.

Soprattutto all’inizio è meglio prediligere percorsi già battuti e con poco dislivello. Col tempo sarà certamente possibile affrontare tracciati con maggiori pendenze. Tieni presente che le ciaspole non sostituiranno mai né gli sci né i ramponi anche se tutte hanno almeno 6 chiodi e molte presentano lamine seghettate per migliorare la presa su neve ghiacciata.

In caso di forti pendenze e di traversi (passaggi orizzontali su piano pendente) le ciaspole non garantiscono quel minimo di sicurezza indispensabile. Distribuendo il peso su una superficie maggiore, fanno perdere la capacità di “mordere” sia il ghiaccio superficiale sia quello più profondo come anche la neve.

È infine sconsigliato utilizzare calzature basse sotto la caviglia, poiché molto spesso il piede che avanza porterà la parte anteriore della ciaspola a urtare il malleolo interno opposto provocando nella migliore delle ipotesi dolore e nella peggiore ferite da taglio. Ciò avviene perché rispetto alla normale camminata, dove gambe e piedi passano tra loro molto vicini e allineati, con le racchette si assume una postura un po’ goffa con le gambe leggermente aperte. Una posizione innaturale nel momento in cui si procede. 

Allenarsi con le ciaspole: sì ai bastoncini

Proprio per la posizione a gambe leggermente divaricate è indispensabile utilizzare dei bastoncini con lo scopo di migliorare l’equilibrio e aiutare la spinta di gambe e piedi. I bastoncini possono essere quelli utilizzati per l’escursionismo o per il nordic walking con l’accortezza di aggiungere vicino al puntale una “rosetta” dal diametro di 6-8 cm per limitare l’affondamento del bastoncino nella neve. Proprio per la natura del terreno sarà anche utile aumentare la loro altezza di almeno 6-10 cm. È bene che anche il lacciuolo per la mano sia quello tradizionale da trekking e non il guantino da nordic walking. Questo per non vincolare la mano troppo vicino alla presa in caso di cadute o scivolate, che fanno parte del gioco nelle escursioni di questo tipo.

Foto Francesca Grana
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