Quanta fatica costa una medaglia olimpica? Salire sul podio o anche “solo” arrivare in finale in una o entrambe le gare del mezzofondo veloce (800 e 1.500 m), vuol dire prima di tutto essere riusciti ad allenarsi a dovere per affrontare con successo i turni di gara, che sono almeno tre: batterie, semifinali e finale, ma in passato, almeno negli 800 m, sono stati spesso anche quattro.
Ecco perché è necessario essere al top, sia sotto l’aspetto fisiologico, cioè nella capacità di recuperare la fatica con poche ore a disposizione, visto che in alcuni casi si torna in pista il giorno dopo avere superato il turno precedente, sia sotto l’aspetto tattico-agonistico, un bagaglio importante per queste gare molto nervose e veloci in cui anche un errore di posizionamento si paga a caro prezzo.
Su Correre di agosto insieme a coach Giorgio Rondelli proviamo a individuare i mezzi di lavoro più adatti per arrivare preparati a un grande evento:
• Allenamenti specifici per migliorare la capacità di superare i vari turni
• La doppia seduta giornaliera magari con un lavoro ridotto di potenza aerobica al mattino da 3 a 5 km di fondo veloce e poi una seduta di resistenza lattacida o potenza al pomeriggio
• Doppia seduta di resistenza Attenzione a dosare i relativi carichi di lavoro, soprattutto per evitare gli infortun
• Tre giorni consecutivi di lavori di resistenza e potenza lattacida magari inframmezzati da una seduta di potenza aerobica per vedere come reagisce l’organismo dell’atleta
• Il doppio test fra mattina e pomeriggio sulla distanza di gara il giorno dopo avere eseguito un lavoro di resistenza lattacida ridotto
• La doppia o tripla gara partecipare a due o tre gare in giorni consecutivi o comunque ravvicinati provando a ricalcare gli orari di gara previsti