“Tutti siamo una storia. A volte felice a volte no. Storie di sacrifici, desideri, momenti che non si dimenticano. Un confine in movimento continuo, tra quello che siamo e quello che vorremmo essere. Siamo la pallina del flipper che a volte fa punti e accende la luce, a volte si perde e bisogna ricominciare. Le storie che mi piace raccontare sono quelle di persone come tante, con il loro groviglio di emozioni, una matassa difficile da districare. La chiamano vita, quella vera”.
A raccontarcela, nel numero di Correre di gennaio, è Giuseppe Tamburino, il nostro running motivator che attinge dagli insegnamenti di Orlando Pizzolato “inarrivabile (per me) ieri come maratoneta e oggi come personal trainer di tanti appassionati”.
Ci parla di progressione, di gradualità, di ritmi di corsa… il tutto a misura di principiante e passando attraverso storie vere, come quelle di Riccardo e Silvana che insieme a Giuseppe muovono o ri-muovono i primi passi di corsa. Perchè in compagnia, progredire è inevitabile.
“Riccardo, lo conosco da sempre, da quando Francesca lo portava in grembo. Ora ha quasi 11 anni, parla come un ragazzo di 20. Saggio, preciso, ironico. Riccardo dovrebbe, deve correre per correggere problemi di tendini e qualche chilo di troppo. E allora eccoci qui, in un sabato di settembre…”
“Silvana correva. 15 anni fa. Aveva fatto anche alcune maratone. Me la ricordo al parco. Bene o male i volti negli anni non si cancellano. Ora non corre più. Vorrebbe”.
Su Correre di gennaio scopriamo insieme a Tamburino come è andata a finire…