Raggiungere l’apporto proteico corretto per uno sportivo è indispensabile e la carne è una delle poche possibili fonti oltre al pesce, alle uova, ai semi oleosi, ai legumi e ai formaggi.
Su Correre di giugno la specialista in alimentazione Lyda Bottino dispensa consigli per gli acquisti nel reparto carne e salumi perché una sana alimentazione parte da una spesa corretta.
La carne è un alimento importante per tre motivi:
1. contiene amminoacidi (mattoncini che costituiscono le proteine) essenziali che l’organismo non è in grado di prodursi, ma che devono essere introdotti con l’alimentazione.
2. Ѐ un’ottima fonte di ferro, in una forma più facilmente assimilabile rispetto a quello contenuto nelle verdure e nei legumi
3. Contiene vitamina B12, presente solo in alimenti di origine animale.
Per la carne facciamo attenzione a:
• provenienza
• marchio bio
Ѐ bene scegliere carne italiana, in quanto le nostre rigidissime leggi ci garantiscono l’assenza di estrogeni, potenzialmente cancerogeni. Meglio ancora poi se la carne è biologica, soprattutto se bianca, per assicurarci un prodotto che non sia stato trattato con antibiotici. Naturalmente è possibile che vi siano frodi anche su carni italiane, ma la frode è in agguato per qualsiasi alimento. Una carne estrogenata (quindi piena d’acqua) in padella si dimezza. Se dovessimo verificare questo fatto, cambiamo subito fornitore. Ricordiamoci che stare attenti alla cancerogenicità dei minimi residui di estrogeni presenti nelle carni, e poi assumere regolarmente pillole anticoncezionali o terapie sostitutive per la menopausa, mostra una certa incoerenza.
Per i salumi facciamo attenzione a:
• assenza di conservanti;
• assenza di polifosfati;
La presenza di polifosfati serve a rendere “più presentabile” una carne di minor qualità, unendo i suoi componenti nel modo migliore. I polifosfati sottraggono calcio dalle ossa, e non andrebbero consumati. Va detto tuttavia che solo salumi di qualità molto scarsa lí presentano tra gli ingredienti.
Come conservanti, vengono usati nitriti e nitrati, che svolgono azione antimicrobica e di arrossamento delle carni. L’azoto in essi contenuto deve essere eliminato da fegato e reni sotto forma di urea. Inoltre limitano il trasporto di ossigeno nel sangue, avendo affinità per l’emoglobina dei globuli rossi molto più alta dell’ossigeno stesso. I residui metabolici dei nitriti, le nitrosammine, hanno inoltre effetti cancerogeni sul lungo periodo.
Maggiori dettagli nel numero di Correre in edicola.