Ultimo appuntamento con la runner Cristina Baldi. Che per tre mesi si è messa in gioco e alla fine ha raggiunto il suo obiettivo: portare a termine una 10 km in memoria di un’amica.
Lo si dice sempre: già essere sulla linea di partenza di una gara vuol dire molto, moltissimo. Mai questa frase fu più azzeccata che nel caso di Cristina Baldi, la runner che in tre mesi è riuscita, quasi da zero, a mettersi nelle condizioni di disputare una 10 km, alla Avon Running di Firenze.
Correre ha seguito tutto il suo percorso e nel numero di giugno taglia con Cristina questo simbolico traguardo.
Nonostante tutto il lavoro fatto e le rassicurazioni della coach Julia Jones, qualche dubbio persisteva. «Prima della partenza – racconta Cristina – ero molto emozionata, mi sentivo come ci sentiamo la prima volta che si fa qualcosa di importante. Per più di una volta ho anche pensato di lasciar perdere tutto. Eravamo sicuri che io, proprio io fossi in grado di partecipare a quella corsa? Avevo paura di incontrare il mio capo, accanito maratoneta, mi vergognavo, perché chi mi vede non pensa di sicuro che io sia una che corre… D’altro canto ho ripensato tanto a quello che mi hanno detto Julia e le persone più care e più vicine a me: la cosa importante è esserci, ognuno per metterci la propria forza, per alzare l’onda forte di tutta l’energia delle donne… e sono andata!».
Cristina Baldi un anno fa non avrebbe scommesso un euro su se stessa. Julia Jones, al contrario, avrebbe scommesso tutto sul suo successo in questa avventura, tanto era convinta di conoscere le sue qualità.
Il mese scorso avevamo lasciato Cristina alle prese con la preparazione della 10 km all’Avon Running di Firenze. Il terzo mese di allenamenti è stato proiettato su questa nuova distanza. L’obiettivo principale era quello di arrivare in fondo, senza porsi una prestazione cronometrica definita. Prima della gara alcuni consigli per terminarla nel migliore dei modi. Già sapendo che, di certo, qualche particolare le sarebbe sfuggito. Quando c’è un pettorale spillato sulla maglietta e l’adrenalina che scorre liberamente nel corpo è facile andare in panico e dimenticarsi di tutto. Il suo tempo finale di 1:10’ (con pitstop) va oltre le più rosee aspettative. Un altro Running Makeover di successo.
«Cristina vorrebbe continuare per vedere dove porta questo percorso di vita di corsa – spiega Julia Jones – Il mio consiglio è quello di insistere un po’ su queste distanze per avvicinarsi all’ora (o sotto) sui 10 km prima di aumentare, eventualmente, il chilometraggio. È tanto bello allenarsi su questa distanza, perché non prendersi il tempo per godersela? Di una cosa sono sicurissima: con la sua tenacia Cristina riuscirà a perseguire qualsiasi obiettivo che si porrà, nella corsa come nella vita».
Su Correre di giugno il terzo mese di allenamenti di Cristina e i consigli di Julia Jones per la vostra prima 10 km.