Spesso il runner è condizionato dal sentito dire e dalla fretta nel riprendere l’attività quando è vittima di un infortunio. Su Correre di marzo Luca De Ponti ci ricorda alcuni degli errori commessi più spesso. Impariamo ad evitarli.
#5 Il passo più lungo della gamba
La guarigione si conquista passo dopo passo, mai dall’oggi al domani; ogni ripresa dell’attività va poi gestita con oculatezza, senza esagerare, creando le premesse per un adattamento graduale a sopportare il carico. Il metodo di programmazione dell’allenamento è particolarmente valido in questi casi, anche se è opportuno ascoltare le reazioni del proprio corpo e quindi essere disponibili nel modificare con elasticità i piani della ripresa.
Più tempo si è rimasti fermi, maggiore è la possibilità di incontrare difficoltà, con l’incognita del riaffiorare di vecchi acciacchi.
Se la sosta ha poi generato un calo della condizione muscolare, risulta prudente un periodo di riadattamento con esercitazioni a carico naturale volte a riattivare il tono generale.