Quello dei dolci è un reparto che spesso mette a rischio chi desidera nutrirsi in maniera corretta e bilanciata dal punto di vista del consumo di zuccheri semplici o di farine raffinate.
Su Correre di novembre la nostra esperta in nutrizione Lyda Bottino ci consiglia come selezionare i cibi da mettere nel carrello.
Quando si visita il reparto dei dolci, è necessario prestare attenzione a:
– farine integrali (presenza del prezioso germe e della crusca);
– utilizzo di grassi vegetali di buona qualità (olio di oliva, possibilmente extravergine, o biologici di singolo seme, come mais, lino, soia, riso, girasole, eccetera);
– utilizzo di “composti dolci” di buona qualità (miele, marmellate senza zucchero, uva sultanina al posto dello zucchero bianco o di canna, eccetera).
Imparare a scegliere
La farina integrale deve costituire almeno l’80-90% della farina totale e non ci deve essere zucchero aggiunto (attenzione ai molti nomi con cui lo zucchero viene camuffato: saccarosio, fruttosio, sciroppo di glucosio, HFCS, malto di riso eccetera). È essenziale controllare i grassi utilizzati: meglio burro o olio d’oliva.
No invece a margarina e olio di palma o oli vegetali non meglio definiti. Questi grassi differiscono per costo e per effetto sulla conservabilità del prodotto finale. In particolare i grassi vegetali idrogenati, generano composti che non esistono in natura e per tale motivo sono molto meno attaccabili da batteri e funghi. Se da un lato ciò fornisce grande conservabilità al biscotto o alla merendina che li contengono, dall’altro l’uso di tali grassi, che per lo stesso motivo si accumulano nelle arterie, li rende dieci volte più pericolosi del burro da un punto di vista cardiovascolare.
I no che aiutano a stare bene
Biscotti, dolci, merendine in sacchetto, cereali da prima colazione, barrette energetiche… eliminiamo con decisione tutto ciò che contiene zucchero e farina raffinata. Tutti i prodotti che contengono grassi idrogenati vanno evitati. Possibili inganni dell’etichetta:
Biscotti e torte sì: farina integrale (di grano o soia o riso, eccetera), miele, olio vegetale (o grassi vegetali) non idrogenati oppure burro, altro (cioccolata, nocciole, eccetera), uova (spesso presenti), lievito.
Biscotti e torte no: farina di tipo 0 oppure 00, zucchero o dolcificanti artificiali, grassi vegetali idrogenati, lievito, sale.
Marmellata sì: frutta, succo di mela o d’uva, pectina (gelificante naturale), acido citrico (acidificante naturale).
Marmellata no: zucchero, frutta, sciroppo di glucosio-fruttosio, acqua, pectina, acido citrico.
Un no totale alle caramelle, che contengono zucchero e/o dolcificanti artificiali (saccarina, aspartame, acesulfame K, ciclammati); non ne esistono di “sane”.