Ciò che si può ottenere dal movimento è incredibilmente ancora troppo poco noto e troppo poco valorizzato. Storia di un’idea che mette insieme la promozione dell’attività fisica a quella dell’educazione alimentare di base. Per sentirsi davvero meglio. Ce ne parla su Correre di marzo Antonio Francescutto medico dello sport appassionato di corsa in montagna, dal 2008 si occupa di diabete e patologie metaboliche presso l’ospedale di Maniago.
«Il difficile non è andare, ma partire: una volta fatto il primo passo, i successivi milioni di passi vengono tutti naturali. Ciò che si può ottenere dal movimento è incredibilmente ancora troppo poco noto e troppo poco valorizzato: hai in casa un farmaco miracoloso, utilizzabile sia per prevenire sia per curare numerose malattie e ti perdi su strade lontane alla ricerca della pillola miracolosa in grado di aggiustare i tuoi guai? Lavorando quotidianamente con persone diabetiche e con problemi di sindrome metabolica, tipicamente poco inclini a cambiare il proprio stile di vita, sconfortato dagli alibi delle persone che invano cercavo di convincere (è estate e fa caldo, è autunno e piove, è inverno e fa freddo, è primavera e mi sento stanco le scuse più frequenti) ho provato a cambiare strategia.
Mi sono messo al di là della scrivania e mi sono chiesto: ma le cose che pretendo dagli altri, le chiedo anche a me stesso? Ho rivalutato le mie abitudini alimentari e da sedentario ho vestito i panni dello sportivo, con la scusa di tracciare, percorrere, provare e proporre dei percorsi utili ai cittadini del territorio in cui lavoro e di proporglieli come farmaci: li ho chiamati percorsi metabolici e li ho messi online, scaricabili gratuitamente da chiunque volesse trovare una strada su cui muoversi sotto casa.
Dal primo passo sono giunto a oltre 400 percorsi e circa 4.000 km mappati. Una bella palestra: economica, ecologica, sempre aperta e alla portata di tutti. E in effetti anch’io sono calato di peso, mi sono trasformato in uno sportivo e mi sento molto meglio. Visto che motivare con le calorie può essere utile ma può non bastare, ho aggiunto due aspetti invoglianti: per ciascun percorso sono indicate quante ore di vita la persona guadagna e quanti euro fa risparmiare al Sistema Sanitario».
I numeri sono impressionanti. Vuoi provare a inserire i tuoi dati sui calcolatori? Basta collegarsi al sitowww.curaticonstile.it (sezione “anelli”) e puoi anche fare la tua parte descrivendo e tracciando nuovi percorsi.
E allora che aspetti? Andiamo ad allenarci!