Sembra banale ma non lo è per niente. Pochi giovani che praticano sport, sedentarietà, tasso di obesità infantile in crescita. Sono tutti campanelli d’allarme. Che ci devono far riflettere, prima di ogni altra cosa, sull’esempio che diamo noi runner adulti.
“Il movimento dell’atletica risente di una scarsa partecipazione giovanile: non ci sono i grandi numeri, difficile scovare e selezionare eccellenze”. Un mantra (in negativo) che spesso si sente ripetere in occasione di grandi appuntamenti internazionali in cui l’Italia non brilla per risultati di primo piano, se non per sparute eccezioni.
L’Italia è uno dei paesi europei più interessati al fenomeno dell’obesità infantile: un bambino su quattro è infatti sovrappeso e uno su dieci è obeso. E’ l’agghiacciante conclusione di una indagine del 2015 realizzata dall’Osservatorio del dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università Milano Bicocca.
Spunti apparentemente lontani tra loro che portano però a qualche riflessione comune.
Quando è stata l’ultima volta che abbiamo fatto una passeggiata o una corsa con i nostri figli o nipoti?
Ce lo domanda Maria Comotti dalle pagine dell’ultimo numero di Correre
E poi ancora: Che esempio ci sentiamo di dare a chi ci circonda, in tema di abitudini salutari?
Una bella riflessione, da fare insieme. Su Correre di settembre.