Integrazione – Recuperare in fretta: fa parte del piano endurance. I consigli dell’ironman Daniel Fontana

Integrazione – Recuperare in fretta: fa parte del piano endurance. I consigli dell’ironman Daniel Fontana

Si avvicina il primo obiettivo della stagione, che sia la DJ Ten o una 10k, che sia una mezza o altro, ecco una serie di consigli per non sbagliare in una delle fasi più delicate dell’allenamento, spesso sottovalutata: il recupero. Per gli atleti di endurance è fondamentale favorire il recupero dopo un allenamento intenso o lungo.

“Recuperare” significa, fra l’altro, ripristinare le scorte di glicogeno dei muscoli, porre rimedio ai danni muscolari (inevitabili dopo uno sforzo molto prolungato) e restituire al corpo acqua e sali persi con il sudore, vale dire il sodio, il cloro, il potassio e il magnesio. A proposito del glicogeno, le ricerche compiute negli ultimi anni hanno dimostrato che, nella mezz’ora successiva ad un importante impegno, proprio nelle fibre muscolari in cui ne è rimasto poco entra preferibilmente il glucosio che circola nel sangue; qui è usato proprio per ricostruire i depositi di tale sostanza. Questo, però, può avvenire al meglio soltanto se si assumono carboidrati che vengono assorbiti rapidamente, di quelli cioè che nella vita di tutti i giorni andrebbero presi in quantità limitata, ossia quei carboidrati che sono chiamati “ad alto indice glicemico”, come il glucosio, le maltodestrine e il saccarosio (lo zucchero che si usa in cucina).

Senz’altro consigliabile è aggiungere ai carboidrati una certa quantità di proteine; ancora meglio è fornire anche pochi grammi di aminoacidi a catena ramificata. In commercio esistono prodotti che contengono i giusti carboidrati, le proteine e gli aminoacidi nelle proporzioni corrette, oltre ad ulteriori sostanze che favoriscono il ripristino rapido dell’organismo.

“Prima di tutto, appena finisco un allenamento o una gara recupero con una miscela sciolta nella borraccia di aminoacidi, carboidrati e vitamine. Poi consumo un pasto bilanciato” – ci dice Daniel Fontana (nella foto), ironman, campione di triathlon – In tanti anni di esperienza, di allenamenti e di gare, ho capito che il cibo, se usato con la testa, permette di non avere cali energetici durante la giornata e ti aiuta anche nel recupero, fondamentale per un atleta che dopo una gara pensa già alla prossima. Anni fa, al termine degli allenamenti lunghi, la sera consumavo un enorme piatto di pasta e poi crollavo stanco di sonno. Ora ho cambiato tutto. Non commetto più certi errori ed in effetti il recupero è più veloce. Lo senti!”. Il recupero secondo un ironman, va seguito. Di corsa.

Articoli correlati

Sara Dossena pronta a ripartire

10 Agosto, 2021

La maratoneta Sara Dossena entra nel roster degli atleti supportati dall’azienda padovana ProAction Le condizioni fisiche – infortuni vari e l’operazione al piede (osteotomia del secondo metatarso) – l’hanno costretta a rinunciare alle Olimpiadi, l’appuntamento più atteso per un atleta di livello. Dopo la comprensibile delusione Sara Dossena torna a guardare al futuro: “Sono stati […]

Ambassador Program: Matt cerca te!

Matt cerca te! Matt, marchio leader in Italia che propone in grande distribuzione integratori alimentari, dispositivi medici e alimenti funzionali, lancia il “Matt Ambassador Program 2019”, iniziativa creata per tutti gli appassionati di sport e, in generale, per chi professa attraverso i canali social uno stile di vita sano. L’Ambassador Program vedrà protagonisti atleti non […]

Integratori: cosa sono? a cosa servono? ecco come utilizzarli e perchè!

Dall’immenso patrimonio scientifico che il professor Enrico Arcelli ci ha lasciato in eredità, ecco le risposte alle domande più comuni sull’integrazione sportiva, argomento da sempre tra i più dibattuti che su Correre di giugno viene ampiamente approfondito. COSA SONO? Gli integratori non sono farmaci (quindi non possono essere associati al doping). Sono nutrienti allo stato […]

Ristori, rifornimenti e volontari. Anche questo è running

17 Maggio, 2018

Che tu corra la distanza regina o la più informale delle tapasciate, loro rappresentano l’oasi nel deserto, il faro nella notte, il porto nella tempesta: sono i ristori. Perché scandiscono il rosario dei chilometri, perché un bicchiere d’acqua o una fettina d’arancia in alcuni momenti possono davvero fare la differenza per non mollare, perché il […]