Percorsi paralleli
Ci sono poi tanti giovani che provengono da percorsi paralleli a quello dell’atletica come, ad esempio, lo sci di fondo, la bici oppure addirittura sport di squadra dove le componenti aerobiche e di forza sono normalmente allenate e sviluppate come nel calcio. Queste discipline alternative possono costituire altrettanti validi serbatoi a cui attingere.
Se avremo la capacità e la forza organizzativa di costruire e sviluppare adeguatamente questo percorso, potremo avere un’ottima base di giovani pronti a raccogliere importanti risultati nel mondo della corsa in montagna e del trail running.
Trail running per i giovani: quando cominciare
La componente aerobica nei giovani deve essere stimolata e allenata già durante la fase di accrescimento. Il periodo ottimale si colloca tra i 12 e i 13 anni nelle femmine e tra i 13 e i 14 anni nei maschi, vale a dire in corrispondenza del picco di sviluppo puberale.
La maggiore attenzione in questa fase di crescita è rivolta alla struttura scheletrica dell’adolescente che non è ancora formata, ma presenta, anzi, numerosi punti deboli costituiti da nuclei di ossificazione cartilaginei non ancora completati, quindi a rischio di infortunio se sono sollecitati in maniera eccessiva. In quest’ottica la corsa continua, a causa della ripetitività gestuale, può rivelarsi decisamente traumatica e quindi potenzialmente pericolosa se condotta con volumi di lavoro eccessivi. Capita poi spesso che il ragazzino in questa età non abbia ancora raggiunto un livello di coordinazione gestuale tale da rendere ottimale l’esecuzione e questo potrebbe ulteriormente esporre il giovane atleta a microtraumi.
Anche a livello mentale non sempre si riescono a ottenere dall’adolescente sufficienti dedizioni come quelle richieste da uno sport di resistenza, in quanto, dal punto di vista motivazionale, in genere è più portato a dedicarsi con impegno e passione a discipline sportive più stimolanti.