Paolo Venturini ce l’ha fatta: è riuscito a compiere quello che mai nessun uomo era riuscito a fare. A 51 anni l’ultramaratoneta e sovrintendente della Polizia di Stato ha percorso la distanza di 39,120 km da Tomtor ad Oymyakon, in Jakutia (Russia) alla temperatura di -52°C, con picco di -52,6°C.
Con il tempo di 3:54’10” ha portato a termine “Monster Frozen”, il primo tentativo di corsa nel luogo più freddo della terra.
A temperature così proibitive, tra i problemi principali da superare c’è quello della respirazione, poiché con l’umidità al 80% si inalano cristalli di ghiaccio, mettendo in pericolo gli alveoli polmonari ma prima ancora i denti. Per questo motivo durante l’impresa il runner della Polizia di Stato è stato accompagnato da due medici del dipartimento di Medicina dello Sport dell’Università di Padova, un traduttore e un accompagnatore, oltre al coinvolgimento di esperti in medicina del freddo dell’Università di Yakutsk.
Oltre alla preparazione atletica e all’abbigliamento, un aspetto fondamentale per la riuscita del progetto è stata l’alimentazione, durante la gara Venturini si è alimentato con Parmigiano Reggiano sia per l’apporto di sali minerali sia per la consistenza: «anche se ghiacciato, si sbriciola e si può mangiare».
Al termine dell’impresa Paolo Venturini, si è inginocchiato commosso nella neve, abbracciando il tricolore.