Mo Farah è stato eletto Atleta Europeo dell’Anno in occasione dell’annuale Gala dei Golden Tracks organizzato dalla European Athletics svoltosi Sabato sera a Funchal in Portogallo alla conclusione della tradizionale Convention dei Calendari. Circa 200000 fans hanno espresso il loro voto attraverso i social media per determinare i vincitori nelle categorie assolute e giovanili sia in campo maschile che femminile.
Farah ha vinto il riconoscimento della European Athletics per la terza volta nella sua straordinaria carriera dopo i successi nel 2011 e nel 2012. Nelle nominations il campione britannico gli altri finalisti Gianmarco Tamberi (campione europeo a Amsterdam e iridato indoor a Portland) e Thomas Rohler (oro olimpico nel giavellotto). Alle Olimpiadi di Rio Farah è diventato il secondo atleta della storia capace di vincere i titoli olimpici dei 5000 e dei 10000 metri in due edizioni consecutive delle Olimpiadi eguagliando l’impresa riuscita solo a Lasse Viren a Monaco di Baviera 1972 e Montreal 1976. Come il grande campione finnico Farah è caduto durante la finale olimpica di Rio ma si è rialzato prima di vincere il titolo olimpico dei 10000 metri in 27’05”17. Pochi giorni dopo ha conquistato anche l’oro dei 5000m in 13’03”30.
In campo femminile il titolo di Atleta Europea dell’Anno è andato alla campionessa olimpica e europea del salto in alto Ruth Beitia, che a Rio si è aggiudicata l’oro a 37 anni con 1.97m. La spagnola ha preceduto nella votazione la campionessa olimpica del lancio del martello Anita Wlodarczyk, primatista del mondo due volte in questa stagione con 82.29m a Rio de Janeiro e 82.98 al Memorial Kamila Skolimowska, e la greca Ekaterini Stefanidi, campionessa olimpica a Rio con 4.85m e europea con 4.81m.
A livello giovanili i premi sono andati alla belga Nafissatou Thiam, oro olimpico dell’eptathlon con 6810 punti (dopo aver migliorato cinque record personali nell’alto con 1.98m, nel lungo, nel giavellotto, nei 100 ostacoli e negli 800m) e al tedesco Max Hess, campione europeo del salto triplo con 17.20m a Amsterdam e argento ai Mondiali Indoor di Portland.
Tre importanti riconoscimenti sono andati a tre allenatori italiani Marco Tamberi, papà di Gianmarco Tamberi e finalista olimpico del salto in alto a Mosca 1980, Maria Chiara Milardi, figlia dell’indimenticato Fondatore della Studentesca Rieti Andrea Milardi morto quest’anno e allenatrice di Maria Benedicta Chigbolu (primatista italiana con la 4×400 vincitrice del bronzo agli Europei e finalista alle Olimpiadi) e Matteo Galvan, e a Maurizio Pratizzoli, allenatore della finalista europea dei 400 ostacoli Ayomide Folorunso e della campionessa europea under 18 dei 100 ostacoli Desola Oki.