Chissà quando l’uomo ha imparato a correre… Probabilmente l’uomo preistorico correva alla ricerca del cibo o correva per non diventare cibo lui stesso.
Nel mondo di oggi si corre molto meno, almeno nel senso etimologico del termine; il verbo correre è usato prevalentemente in contesti allargati che definiscono i ritmi accelerati e frenetici della vita moderna: il progressivo aumento delle persone obese e delle patologie correlate alla sedentarietà ne è una controprova evidente.
Negli ultimi anni, proprio per la necessità di scaricare le tensioni accumulate durante la giornata o semplicemente perché l’impietosa “prova costume” non lascia scampo ad altre soluzioni, il numero di runner è notevolmente aumentato. Anche la crisi economica ha dato una bella spinta: per correre, infatti, bastano un paio di pantaloncini, una maglietta e un paio di scarpe; non si paga un istruttore o un abbonamento e si può correre quando e dove si vuole.
Con l’aumentare del numero e dell’età dei runner, sono dunque cresciute anche tutte quelle problematiche legate ai sovraccarichi articolari imposti al corpo umano durante la corsa.
Marco Petacchini, specialista in ortopedia e traumatologia chirurgica artroscopica e traumatologia dello sport, nel numero di Correre di aprile punta l’attenzione sulla patologia degenerativa articolare degli arti inferiori, in particolare del ginocchio, essendo probabilmente una delle problematiche più frequenti nel runner. Il suo ragionamento parte da un concetto facile facile, ma molto spesso sottovalutato: la cartilagine articolare non ricresce, e non può essere ricreata.
E’ dunque importante lavorare sulla prevenzione. Come posso prevenire le patologie da sovraccarico?
• Gestendo bene gli allenamenti e i tempi di recupero
• Indossando scarpe idonee e un abbigliamento adeguato
• Controllando l’alimentazione e l’idratazione
• Facendo valutare da un professionista della salute le proprie caratteristiche antropometriche, per verificare la presenza di eventuali fattori di rischio e trovare le relative contromisure
• Facendo ricorso a condro-protettori, come l’acido ialuronico.
Come, quando e perché viene utilizzato l’acido ialuronico? Scoprilo su Correre di aprile.