4. Alimentazione
Ho scritto che correre fa dimagrire, ma per essere più precisi ciò che fa la corsa è aumentare il dispendio calorico, migliorare la composizione corporea e rendere più efficiente il sistema nel bruciare energia. Tutto questo porta al dimagrimento a patto che poi non si rovini tutto nei momenti in cui non si sta correndo.
È necessario perciò fare attenzione a quanto e cosa si mangia. Se infatti una sessione di corsa può portare a bruciare, ad esempio, 600 Kcal, è bene che si sappia che queste si recuperano con qualche cucchiaiata di crema al cioccolato o una pizza. Sia chiaro, però: non sto proibendo di mangiare la pizza, non oserei mai imporre un simile divieto! Sto soltanto consigliando di badare bene a ciò che si mangia. Molto spesso i runner che non riescono a dimagrire sono quelli che dopo la corsa si sentono in diritto di mangiare quello che vogliono.
5. Tecnica di corsa
Sono anni che insegno a migliaia di runner la corretta biomeccanica del gesto della corsa, perché correre male è all’origine di numerosi infortuni. Quando corriamo, a ogni passo, applichiamo una forza di circa 2-3 volte il nostro peso corporeo. È chiaro che se le nostre strutture non sono nella condizione di gestire questo impatto, il rischio è di accumulare traumi che poi sfoceranno in un infortunio. Questo è tanto più vero quanto più siamo pesanti, proprio perché le forze in gioco aumentano.
Una tecnica di corsa corretta dunque non ci permetterà solo di correre più a lungo, ma proteggerà anche le nostre articolazioni, mantenendole sane e forti. Perché, capiamoci, a che vale raggiungere la propria forma fisica ideale se poi per farlo ci siamo rovinati il nostro stesso corpo? Non solo, correre bene permette anche una migliore e più completa attivazione muscolare durante il movimento, a maggior vantaggio quindi anche della tonicità e funzionalità muscolare.
Si può dimagrire correndo e si può farlo in modo sano e sostenibile, cominciando dall’apprendere la biomeccanica corretta dell’essere umano corridore.