Sono più comuni di quanto si possa pensare e, soprattutto, impediscono al runner di migliorare la propria corsa. La buona notizia? Possono essere corretti
Molti corridori si autosabotano (inconsapevolmente) durante i loro allenamenti, cadendo in alcuni errori. Ne ho raccolti cinque, i più frequenti, che ostacolano il runner nel raggiungimento dei propri obiettivi, a prescindere che siano salute, forma fisica o performance.
1. I carichi di allenamento
L’errore più comune che osservo è legato all’allenamento: c’è ancora una diffusa convinzione che “di più” sia meglio, quando è stato ormai universalmente dimostrato e riconosciuto (anche dai pro) che non è necessariamente così.
Il training, in quella che viene considerata comunemente la zona 2, può essere considerato la vera chiave di volta sia per la salute sia per la performance. Ricercatori illustri come Iñigo San-Millán e Stephen Seiler lo dicono e lo confermano da anni: il segreto dello sviluppo dell’endurance è negli allenamenti aerobici.
Lo vedo negli allievi che alleno: quando le proporzioni di allenamento cambiano e iniziano a dedicare più tempo alla fase puramente aerobica, gli infortuni diminuiscono, correre diventa più piacevole e le prestazioni migliorano.