Sono passati quarant’anni dall’incidente automobilistico che ha interrotto sul più bello la parabola della meteora più luminosa dell’atletica statunitense. Plasmata dalla guida del mitico coach Bill Bowerman.
E’ stato il più grande mezzofondista americano. Dal 1970 al 1975 anno della sua morte. Steve Prefontaine disputò 102 gare su pista e ne vinse 82, su distanze che spaziavano dal miglio ai 10.000 m
Per ben 14 volte ha riscritto record nazionali spesso già suoi: li deteneva tutti dalle 2 miglia ai 10 km. Nei 5000 m è sceso 10 volte sotto i 13’30” e nel miglio ha abbattuto nove volte il fatidico muro dei 4′.
Se l’è portato via un incidente stradale quando non aveva ancora 25 anni, ma a quell’età era già diventato l’idolo dell’Hayward Field, la pista di Eugene, in Oregon.
Accendeva le folle come accendeva le gare: sempre in testa, sempre a tutta. Non aveva paura di nessuno e non tollerava gli attendismi tattici: se ne hai vai.
“Dare qualcosa meno del tuo massimo significa sacrificare il Dono”, una delle sue frasi più celebri, ripetuta ancora oggi come un mantra da fan di tutto il mondo.