Solstizio a Pratomagno: affrontiamolo così

Solstizio a Pratomagno: affrontiamolo così

10 Giugno, 2015

Per festeggiare il Solstizio d’estate in Toscana quest’anno arriva una proposta davvero originale: la Marcia del Sole, che proporrà due percorsi – uno più intimista e uno rock – per raggiungere a piedi la Croce del Pratomagno, a 1600 metri d’altitudine e veder sorgere il sole al termine della notte più corta dell’anno, fra il 20 e il 21 giugno. Il punto di partenza potrà essere da Firenze o da Arezzo, a seconda della distanza prescelta.

Venti chilometri al giorno, per due-tre giorni. Non è uno scherzo, non si improvvisa. A partire dall’equipaggiamento. Ma viaggiare a piedi è un’arte, prima ancora che una salutare abitudine. Ecco allora che su Correre di giugno Giorgio Garello, maestro del cammino e del fit-walking, impartisce le istruzioni per un Solstizio a Pratomagno alla portata di tutti.

più che pensare a un cammino come forma di movimento dobbiamo fare nostra la mentalità del trekking. Si tratta di fare un mix tra l’essenzialità di chi vive la montagna e la nostra capacità di lasciare a casa il superfluo concentrandoci su ciò che davvero serve in tre o più giorni di strada, in un cammino il cui scopo non è, come nella corsa, arrivare prima di altri, ma piuttosto arrivare con gli altri. Anche questo è parte essenziale del viaggio a piedi. Si devono fare delle scelte, che nascano dalla nostra testa per integrarsi con il corpo.

Le Scarpe La scelta dipende dal peso dello zaino: al di sotto dei 6-7 kg, si possono utilizzare delle scarpe da running, meglio se da trail-running, per avere stabilità, ammortizzazione e resistenza, e le si potrà indossare per molte ore su ogni terreno. Se lo zaino avrà un peso superiore ai 7-8 kg, si dovrà valutare l’utilizzo di una pedula, non troppo pesante, ma alta sulla caviglia, per migliorare la stabilità e conservarla col passare delle ore e con l’aumentare della stanchezza. Da non sottovalutare la necessità di avere una seconda scarpa leggera e una ciabattina super sottile, tipo quelle in dotazione negli alberghi, per le fasi di riposo e per necessità di toilettatura personale.

Zaino Non ci rendiamo conto di quanto in fretta aumenti il suo peso: un modello che da vuoto pesa un paio di chili, solo a riempirlo con quanto fin qui elencato può superare i 7 kg e mancherebbe ancora una borraccia da un litro per l’acqua e una scorta di integratori alimentari.

Alimentazione In un’attività di trekking il pasto più importante è la colazione: deve essere “super ricca”, per garantire quella scorta essenziale di energia che anche in un cammino lento è fondamentale. Occorre poi avere sempre una buona scorta di acqua, meglio se fresca. Per questo le borracce si tengono fuori dagli zaini, per essere riempite spesso. Bene le barrette energetiche a base di frutta e cereali. Utilissimi i sacchetti di frutta disidratata, mix di uvetta, cocco, arancia, ananas, che oltre a essere particolarmente gradevole al palato offre una dose importante di elementi essenziali per ricaricare le nostre energie.

E poi ancora un sacco di altri consigli utili dall’igiene a come dormire all’abbigliamento intimo. Su Correre di giugno.

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