Mutaz Essa Barshim e Nafissatou Thiam si sono aggiudicati il Premio di Atleti dell’anno della IAAF in occasione del tradizionale “IAAF World Athlete of the Year Award” Gala al Grimaldi Forum di Montecarlo.
Mutaz Barshim ha vinto il primo titolo mondiale all’aperto della sua carriera a Londra con 2.35m, ha saltato due volte la misura di 2.40m a Birmingham e ad Eberstadt e ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo aggiudicandosi il diamante per la terza volta in carriera.
Nella votazione per il premio di Atleta dell’Anno Barshim ha avuto la meglio sugli altri finalisti Wayde Van Niekerk, campione mondiale sui 400 metri e argento sui 200 metri a Londra e autore di un eccellente 43”62 al meeting di Losanna, e Mo Farah, campione del mondo sui 10000 metri e argento sui 5000 metri.
L’eptatleta Nafissatou Thiam ha vinto il titolo europeo indoor a Belgrado nel pentathlon con 4870 punti, il grande meeting di prove multiple di Gotzis in Austria nell’eptathlon con l’eccellente score di 7013 punti e l’oro iridato all’aperto a Londra nell’eptatlon con 6784 punti.
Nella votazione per il Premio di Atleta dell’anno Thiam ha preceduto l’astista greca Ekaterini Stefanidi e l’etiope Almaz Ayana, campionessa olimpica a Rio de Janeiro e iridata a Londra sui 10000 metri.
I titoli di atleti emergenti dell’anno sono stati consegnati al ventunenne norvegese Karsten Warholm, campione mondiale e oro europeo under 23 a Bydgoszcz sui 400 ostacoli e alla venezuelana Yulimar Rojas, campionessa mondiale del salto triplo a 21 anni.
La settantacinquenne allenatrice sudafricana Sophie Ans Botha ha vinto il Premio di Coach dell’anno per aver guidato il suo allievo Wayde Van Niekerk ai trionfi delle ultime stagioni (due ori mondiali e un oro olimpico sui 400 metri con il formidabile record del mondo di 43”03).
L’atletica italiana era rappresentata dal Presidente della Fidal Alfio Giomi e dai campioni azzurri Gianmarco Tamberi e Filippo Tortu.