Il più grande alpinista vivente pubblica un libro che afferma come ciascuno di noi debba impegnarsi per tutelare un ambiente naturale sempre più a rischio. Per colpa dell’uomo
Reinhold Messner nel libro Salviamo le montagne lancia un appello che è anche un grido di allarme in difesa della montagna. Montagna che lui, il più grande alpinista vivente, conosce molto bene. Un ambiente naturale quantomai variegato, che comprende le vette più alte della Terra, i ghiacciai, le pareti verticali. Tanti luoghi dalla bellezza selvaggia, grandiosa e terribile. Messner però conosce altrettanto bene l’ambiente alpino abitato e organizzato dall’uomo da tempo immemore, fatto di boschi, campi, paesi, comunità che sempre di più, in ogni parte del mondo, trovano nel turismo una risorsa preziosa, ormai indispensabile. E nel libro Salviamo le montagne, edito da Corbaccio, Messner lancia appunto un allarme per sottolineare l’importanza, per il nostro Pianeta, di preservare questo ambiente, fondamentale per la nostra sopravvivenza sulla Terra.
Turismo di massa, risorsa e rischio
Il turismo di massa degli ultimi decenni rischia infatti ormai di distruggere le montagne, al posto di valorizzarle. Tutte le regioni montane si sono trasformate in altrettanti parchi avventura, vie attrezzate e comprensori sciistici innevati anche artificialmente, dove biker, scalatori e sciatori si aspettano un divertimento assicurato, senza imprevisti, perfettamente organizzato, soccorso alpino onnipresente incluso. Il risultato è però quello di prosciugare in modo irrimediabile le risorse naturali e di snaturare gli ultimi luoghi selvaggi del pianeta. Di qui l’avvertimento dell’alpinista affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità.
La responsabilità di salvarle
Perché mai, qui sta il nocciolo dell’appello di Messner a tutti noi, dovremmo importare in montagna l’organizzazione, la velocità, il rumore, la frenesia del mondo cittadino, da cui in realtà aspiriamo a distaccarci? E che senso ha cercare di cancellare a tutti i costi i pericoli da attività che, come l’alpinismo, per loro natura mettono l’uomo di fronte al rischio? Non c’è bisogno di salire l’Everest, magari in fila indiana, per vivere la montagna. È importante che ognuno faccia le esperienze adatte alle proprie capacità e nel pieno rispetto dell’ambiente. Solo così la montagna potrà continuare a essere un bene di tutti. Un dono prezioso, capace di rigenerare lo spirito dell’uomo e di continuare a essere uno dei polmoni della Terra.
Reinhold Messner, Salviamo le montagne, un appello di Reinhold Messner, Corbaccio, 144 pagg., 16 euro
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