Montagna e trail: sette medaglie mondiali per l’Italia

Montagna e trail: sette medaglie mondiali per l’Italia

11 Giugno, 2023
Foto: Marco Gulberti / Fidal

Conclusi i Campionati mondiali di corsa in montagna e trail, ospitati a Innsbruck-Stubai (7-10 giugno). L’Italia ha conquistato 3 argenti (Andreas Reiterer / trail lungo, squadra uomini di salita e discesa, squadra uomini trail corto) e 4 bronzi (Luca Del Pero/ trail corto, Lucia Arnoldo / salita e discesa under 20, squadra uomini trail lungoesquadra donne trail lungo). Su tutto, però, brilla il secondo posto nella classifica finale per nazioni. 

Una medaglia in più rispetto alle sei conquistate nella precedente edizione iridata di Chang Mai 2022, in Thailandia, quando però due delle sei medaglie furono d’oro. Su tutto, però, brilla il secondo posto nella classifica finale per nazioni. 

Questo il medagliere italiano ai Campionati mondiali di corsa in montagna e trail, disputati in Austria, a Innsbruck-Stubai da mercoledì 7 a sabato 10 giugno: 

• 3 argenti: Andreas Reiterer (trail lungo); Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Alberto Vender, Luciano Rota (squadra gara in salita e discesa); Luca Del Pero, Francesco Puppi, Cristian Minoggio, Daniel Pattis, Andrea Rota (squadra trail corto)
• 4 bronzi: Luca Del Pero (trail corto); Lucia Arnoldo (gara in salita e discesa under 20); Andreas Reiterer, Davide Cheraz, Philipp Ausserhofer, Riccardo Borgialli, Luca Arrigoni, Manuel Bonardi (squadra trail lungo); Martina Valmassoi, Giuditta Turini, Marina Cugnetto, Camilla Spagnol, Francesca Pretto (squadra trail lungo).

Il Mondiale di montagna e trail, gara per gara

7 giugno, gara in salita (vertical uphill) 

Italia al quarto posto tra le donne e al sesto tra gli uomini sui 7 km dello straordinario scenario alpino da Neustift al rifugio Elferhütte, per un dislivello di 1.050 m.

Donne – Inarrivabile l’austriaca Andrea Mayr, che davanti al pubblico di casa vince il mondiale per la settima volta. Non una gara a senso unico, la sua: dopo la fuga iniziale viene raggiunta e sorpassata dalla keniana Philaries Jeruto Kisang a un chilometro dal traguardo, ma reagisce infliggendo all’avversaria un distacco di mezzo minuto. Tra le prime posizioni spicca il settimo posto della tedesca Domenika Mayer, che quattro giorni prima (sabato 3 giugno), a Pacé (FRA), si era classificata terza nella Coppa Europa dei 10.000 m.

Italia compatta fino al traguardo: 16ª la valtellinese Elisa Sortini in 52’43”, che per la terza edizione consecutiva è la migliore delle italiane, 18ª la campionessa tricolore Francesca Ghelfi (52’52”) e 19ª l’inossidabile Valentina Belotti (52’58”); poi 32ª Vivien Bonzi (54’53”).

Podio – 1.Andrea Mayr (AUT), 48’14”; 2. Philaries Jeruto Kisang (KEN), 48’51”; 3. Grayson Murphy (49’22”).   

Classifica a squadre – 1. Kenya (17 punti), 2. Germania (33), 3. Gran Bretagna (51), 4. Italia (53), 5. USA (54).

Uomini – Il dominio è africano e non è più una novità. Kenya (11 punti) batte Uganda (21) con la Svizzera, terza, che ha già il doppio dei punti. Africa contro resto del mondo, come nel cross country. La nota da non sottovalutare è che in tutte le 37 edizioni del Mondiale di questa specialità (la corsa in montagna in senso classico) si tratta della prima volta in cui l’Italia non è sul podio.

Il keniano Patrick Kipngenobissa il successo dell’edizione 2022, quando era stato il primo keniano della storia a vincere il mondiale di corsa in montagna.

Il migliore degli azzurri è Andrea Rostan, 14° in 43’53”, seguito da Andrea Elia, 19° in 44’18”. Non è la migliore delle giornate per il campione europeo Cesare Maestri, 23° con 44’40”, atteso poi anche nella prova “up and down” di sabato 10, mentre Tiziano Moia è 30° in 45’39”.

Podio – 1.Patrick Kipngeno(KEN), 40’18”; 2. Levi Kiprotich (UGA), 41’51”; 3. Josphat Kiprotich (KEN), 42’04.

Classifica a squadre – 1. Kenya (11 punti), 2. Uganda (21), 3. Gran Svizzera (45), 4. Germania (53), 5. Francia (54), 6. Italia (56).

Foto: Marco Gulberti / Fidal

8 giugno, short trail (45,5 km, 3.132 m D+)

Gli azzurri sono secondi a squadre con il bronzo individuale per Luca Del Pero al debutto in Nazionale. Sesto il team femminile.

Donne – La nostra squadra si piazza al sesto posto con tre azzurre nelle prime venti posizioni: undicesima la ventiquattrenne Cecilia Basso (5:20’55), diciottesima Fabiola Conti (5:27’14”) e diciannovesima l’intramontabile Alice Gaggi (5:27’16”); in classifica anche Martina Cumerlato (25ª in 5:36’42”), Martina Chialvo (34ª in 5:39’56”) e Chiara Giovando (72ª in 6:23’30”). Vince la francese Clementine Geoffray in 4:53’12”, che prima dell’ultima cima sorpassa la svizzera Judith Wyder, al comando fino a quel momento e seconda all’arrivo in 4:55’13”, con l’altra elvetica Theresa Leboeuf (5h09:29) a completare il podio. Oro per la Francia anche a squadre davanti a Svizzera e Stati Uniti.

Podio – 1. Clementine Geoffray (FRA), 4:53’12”; 2. Judith Wyder (SUI), 4:55’13”; 3. Theresa Leboeuf (SUI), 5:09’29”. 

Classifica a squadre – 1. Francia, 2. Svizzera, 3. USA.

Uomini – Nonostante l’assenza di Davide Magnini, il cui infortunio, a due giorni dal via dei Mondiali, ha reso difficile la difesa del titolo iridato a squadre 2022, gli azzurri sono secondi come team e registrano anche il bronzo individuale di Luca Del Pero, al debutto in nazionale. Sesto il nostro team femminile. Del Pero, 25 anni, fa una gara in rimonta ed entra in zona podio nella terza e ultima ascesa. Secondo titolo mondiale anche per il norvegese Stian Angermund. 

Podio – 1. Stian Angermund (NOR), 4:19’00”; 2. Thomas Roach (GBR), 4:21’18”; 3. Luca Del Pero (ITA), 4:22’04”. 

Classifica a squadre – 1. Gran Bretagna, 2. Italia, 3. Francia.

Foto: Marco Gulberti / Fidal

9 giugno, long trail (87 km)

Dopo il terzo posto nei Mondiali thailandesi del 2022, Andreas Reiterer sale di nuovo sul podio iridato, secondo nella gara di trail lungo (87 km). Bronzo per l’Italia con entrambe le squadre, maschile e femminile.

Uomini – Non delude l’attesa Andreas Reiterer, secondo nella prova più lunga dei Mondiali, a lungo in testa nella fase centrale della gara. Vince il francese Benjamin Roubiol sorpassando l’azzurro nell’ultima salita per imporsi in 9:52’59” sul tracciato alpino che porta da Neustift im Stubai al centro di Innsbruck, con un dislivello complessivo intorno ai 6.000 m.

La formazione azzurra maschile si mette al collo il bronzo alle spalle di Francia e Stati Uniti con i piazzamenti decisivi del valdostano Davide Cheraz, quindicesimo in 10h34:34, e di Philipp Ausserhofer, altoatesino che vive proprio nella valle dello Stubai, 23esimo in 10h54:35, quindi 52° Riccardo Borgialli, (11h43:45), 82° Luca Arrigoni e 83° Manuel Bonardi, entrambi con 12h42:20.

Podio – 1. Benjamin Roubiol (FRA), 9:52’59”; 2. Andreas Reiterer (ITA), 10:00’46”; 3. Peter Frano (SLO), 10:02’10”. 

Classifica a squadre – 1. Francia, 2. USA, 3. Italia.

Donne –Nella formazione azzurra che conquista il bronzo a squadre, spicca a livello individuale il brillante quarto posto di Martina Valmassoi, autrice di una gara sempre nelle posizioni a ridosso del podio, finalmente in maglia azzurra dopo l’incidente dell’anno scorso che le aveva impedito di partecipare ai Mondiali in Thailandia. È incontenibile la gioia e l’emozione della veneta, al traguardo in 11:44’50”. En plein della Francia che si prende tutte le medaglie d’oro in palio: l’individuale con  Marion Delespierre (11:22:31) e quello a sqaudre. Il risultato a squadre delle azzurre tiene conto anche dei piazzamenti di Giuditta Turini (13ª in 12:15’21”) e Marina Cugnetto (16ª in 12:19’57”), Camilla Spagnol (28ª in 13:00’26”) e Francesca Pretto (29ª in 13:03’08”). 

Podio – 1. Marion Delespierre (FRA), 11:22’31”; 2. Katharina Hartmuth (GER), 11:29’14”; 3. Manon Bohard Cailler (FRA), 11:34’22”. 

Classifica a squadre – 1. Francia, 2. Germania, 3. Italia.

Foto: Marco Gulberti / Fidal

10 giugno, salita e discesa (up and down hill)

Argento per la squadra maschile nella gara di salita e discesa, bronzo alla junior Arnoldo nell’ultima giornata della rassegna iridata.

Donne –L’Italia è sesta tra le donne con il 14° posto di Francesca Ghelfi (1:10’04”) e il 20° di Elisa Sortini (1:11’07”); più dietro Sara Bottarelli (30ª in 1:13’13”) e Vivien Bonzi 41esima (41ª in 1:14’55”). Ritorna sul gradino più alto la statunitense Grayson Murphy, iridata quattro anni fa, che domina in 1:04:29. A squadre vince il Kenya nei confronti di Gran Bretagna e Francia. 

Podio – 1. Grayson Murphy (USA), 1:04’29”; 2. Tove Alexandersson (KSWE), 1:05’26”; 3. Joyce Muthoni (KEN), 1:06’40”. 

Classifica a squadre – 1. Kenya, 2. Gran Bretagna, 3. Francia.

Uomini – Nella quarta e ultima giornata il team azzurro maschile è d’argento sul percorso di salita e discesa (15,5 km), in crescita rispetto al bronzo dei Mondiali 2022. Due italiani si classificano nei primi dieci: Cesare Maestri (7° in 59’28”) e Xavier Chevrier (9° in 59’43”). Alberto Vender è quattordicesimo in 1:00’32” dopo aver recuperato nell’ultima discesa; Luciano Rota (1:01’28”) è ventitreesimo al debutto in maglia azzurra. 

L’Uganda si aggiudica di nuovo il titolo individuale con Leonard Chemutai, che aveva già vinto il titolo mondiale under 20 nel 2022.

Podio – 1. Leonard Chemutai (UGA), 56’14”; 2. Phillemon Kiriago (KEN), 56’22”; 3. Filimon Abraham (GER), 11:34’22”. 

Classifica a squadre – 1. Kenya (15 punti), 2. Italia (30 punti), 3. Spagna (43).

Gare under 20 

Una medaglia azzurra anche nelle prove under 20. È quella di Lucia Arnoldo che festeggia il bronzo individuale in 33’42” nei 7,5 km, dopo aver lottato in discesa per il secondo posto con la spagnola Ines Herault, argento in 33’27, mentre si impone la britannica Rebecca Flaherty (33’20”). Si concretizza così il sogno del podio mondiale per la bellunese, che da allieva è stata la migliore delle U20 italiane in dicembre negli Europei di cross a Venaria Reale.

Per entrambe le formazioni azzurre giovanili c’è la quarta posizione: al femminile medaglia sfiorata con Anna Hofer 12esima (12ª in 35’21”), Emily Vucemillo 17esima (17ª in 36’25”) e Matilde Bonino 24esima (24ª in 37’30”). Nella gara maschile l’Italia va in classifica con Mauro Dallapiccola (14° in 29’58”), 20° Nicola Morosini (20° in 30’23”), Francesco Bongio (30° in 31’25”) e Francesco Mazza (34° in 31’51”), in una gara caratterizzata dalla doppietta ugandese di James Kirwa (27’37”) e Hosea Chemutai (27’43”) insidiati dallo svizzero Matthieu Buhrer (27’52”).

Foto: Marco Gulberti / Fidal

Italia seconda nella classifica finale per nazioni

In un’edizione spettacolare della rassegna iridata, con grande partecipazione di pubblico e un livello tecnico sempre più alto, l’Italia è seconda nella classifica per nazioni che considera i piazzamenti di tre atleti in sei gare, per un totale di 18 risultati, dietro alla Francia e davanti agli Stati Uniti.

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