Durante la conferenza stampa Marcell Jacobs si è espresso per la prima volta dopo la rinuncia alla semifinale mondiale dei 100 m per una contrattura al grande adduttore della coscia destra.
“Ho rosicato” Marcell Jacobs torna a parlare in conferenza stampa dall’Asics Hall dopo il ritiro a poche ore dalla semifinale dei 100 m ai Mondiali di atletica di Eugene. “Vedere quella corsia vuota è stato triste ma mi ha dato una motivazione in più. Ho già iniziato le terapie, non bisogna affrettare i tempi, l’obiettivo è arrivare agli Europei di Monaco nella migliore condizione della vita. Voglio ritrovare la forma perfetta per spaccare tutto”.
La finale dei 100 m
Jacobs si è espresso sulla finale dei 100 m: “Vedere i miei avversari in tv mentre iniziavo il mio percorso in fisioterapia non è stato bellissimo: avrei voluto essere in pista e correre con loro. Quella corsia vuota mi ha fatto rosicare tantissimo e questo mi ha dato più energia per tornare più forte di prima. Diciamo che mi ha fatto solo bene. In questa stagione difficile abbiamo provato tante volte ad accelerare i tempi: non ce la facevo a stare sul divano. Ma ho capito che bisogna avere calma. L’Europeo può essere importante e ci saranno ancora tante gare”.
E sempre a proposito della finale vinta da Fred Kerley in 9.86 ha fatto sapere che “il rosicamento è stato ancora di più per quello. Ma a prescindere dal tempo avrei rosicato lo stesso, perché avrei voluto giocarmi le medaglie e infilarmi in mezzo alla tripletta americana. È andata così, bisogna guardare avanti: l’anno prossimo c’è un altro Mondiale per riconfermare quello che sono”.
I progetti per il futuro
Delusione ma anche tanta voglia di rimettersi in gioco ad alti livelli. “Ho già iniziato tutte le terapie, mattina e pomeriggio, con il mio fisioterapista Alberto Marcellini, per guarire nel migliore dei modi. Nei prossimi giorni rientreremo in Italia e faremo una risonanza per capire dove sono le problematiche e cosa c’è da risolvere per poi tornare in pista verso i Campionati Europei”.
I social
L’azzurro a proposito dei commenti dei tifosi e degli haters ha raccontato di essersi completamente isolato da tali contesti, rinunciando ai propri social: “Non ho guardato niente su Instagram e Facebook per stare tranquillo mentalmente e riprendermi, non ho seguito i commenti. Chi è vicino a me, chi mi segue tutti i giorni, chi mi vuole bene, mi ha mandato messaggi su whatsapp e mi hanno confortato, questo è l’importante per me”.
Un pensiero per Gimbo
Un pensiero va anche al compagno di squadra Gianmarco Tamberi, quarto nella finale del salto in alto : “Ieri sono tornato allo stadio per la prima volta, per seguire Gimbo e i duecentisti. Sapendo le difficoltà da cui veniva, Tamberi è stato grandioso. Ha tirato fuori il carattere che tutti conoscevamo e ha dimostrato nuovamente di valere tantissimo. Ha fatto una gara incredibile e anche se non è arrivata la medaglia la merita tutta”.