Mondiali indoor: Tecuceanu quarto, Iapichino settima

Mondiali indoor: Tecuceanu quarto, Iapichino settima

04 Marzo, 2024
Foto: Francesca Grana / Fidal

Larissa Iapichino finisce settima a nove centimetri dal podio (6,69 m al quinto salto) al termine di una gara condizionata dai crampi. Catalin Tecuceanu chiude la finale degli 800 metri al quarto posto in 1’46”39. Semifinale da dimenticare per Giada Carmassi, che in batteria aveva ottenuto il primato personale con 8”03. Bilancio: l’Italia è sedicesima nel medagliere e terza nella classifica a punti (primi otto atleti di ogni finale).

Giornata al di sotto delle attese per l’ottima spedizione azzurra ai Mondiali indoor di Glasgow: Larissa Iapichino affronta con lucidità una “serata no”, dove deve fare i conti anche con problemi di crampi e finisce settima a nove centimetri dal podio (6,69 m al quinto salto). Catalin Tecuceanu partecipa, senza subirla, alla rissa della finale degli 800 metri, più spintoni che tattica, e chiude al quarto posto in 1’46”39.

Foto: Francesca Grana/FIDAL

Mondiali indoor: Larissa Iapichino è settima

«Ho avuto i crampi, che hanno un po’ condizionato la mia gara. Non posso essere contenta, anche se lotto sempre». Larissa Iapichino sintetizza così la finale del salto in lungo chiusa al settimo posto. 

In pedana ha evidenziato difficoltà nel trovare il giusto assetto nella rincorsa ed è apparsa lenta rispetto alla Larissa Iapichino ammirata anche solo due settimane fa ai Campionati italiani assoluti (6,80 m). I continui briefing pedana-tribuna con il papà-allenatore Gianni le permettono però di passare dal 6,51 del primo salto al 6,69 del quinto, sua miglior misura, ma il podio rimane lontano 9 centimetri: ci salgono le statunitensi Tara Davis-Woodhall (oro a 7,07 m) e Monae’ Nichols (argento con 6,85 m) oltre alla spagnola Fatima Diame (bronzo con 6,78 m). 

La figlia-erede di Fiona May ottiene comunque un ulteriore piazzamento tra le prime otto al mondo dopo il quinto posto ai Mondiali di Budapest 2023 (e l’argento agli Euroindoor di Istambul 2023), ma le attese per la sua gara erano altissime, con gli appassionati che sognavano il bis dell’argento di Mattia Furlani.

Foto: Francesca Grana/FIDAL

Mondiali indoor: Catalin Tecuceanu è quarto

«Stamattina, durante una corsetta di riscaldamento, mi sono mentalmente immaginato quella medaglia di bronzo che sentivo di poter conquistare. Questa finale me la ero raffigurata proprio così come in effetti è andata, solo che i primi tre sono stati eccezionali.». Con queste parole, dette al microfono RAI di Elisabetta Caporale, Catalin Tecuceanu ha descritto la finale degli 800 metri chiusa al quarto posto in 1’46”39. Il tutto in una gara fatta più di spintoni che di tattica, nervosa e irregolare come ormai la maggior parte delle prove di mezzofondo in una pista indoor, troppo stretta e corta per le velocità che si tengono o, meglio, per la quantità di atleti capaci di tenere quelle velocità. 

A prendere l’iniziativa che conta è per primo il belga Eliott Crestan, nel penultimo giro, ma la sua progressione si esaurisce troppo presto nel rettilineo finale, quando deve subire il ritorno  dello statunitense Bryce Hoppel (oro in 1’44”92) e dello svedese Andreas Kramer (argento in 1:45.27) conservando il bronzo con 1’45”32.

Ha ragione, comunque, Tecuceanu, quando dichiara «Esco a testa altissima, perché sono quarto al mondo»: questa stagione indoor 2024 ci ha offerto la versione “duepuntozero” dell’allievo di Gianni Ghidini, espressa al meglio venerdì 23 febbraio a Madrid col record italiano al coperto di 1’45”00, record che era di Giuseppe D’Uso. Un Tecuceanu con più grinta e potenza muscolare, privo delle flessioni di rendimento ai 600 metri che nelle altre stagioni ne avevano condizionato il rendimento negli appuntamenti che contano. 

Mondiali indoor: le altre gare degli azzurri

60 m a ostacoli – Dopo il brillante record personale di 8”03 in batteria, la semifinale nei 60 ostacoli di Giada Carmassi non va per il verso giusto: settima in 8”27 dopo un appoggio perso in partenza e un lieve contatto con l’olandese bicampionessa europea Nadine Visser. 

Italia terza nella classifica a punti

Tempo di bilanci per la “Giovane Italia” di questi mondiali indoor di Glasgow 2024:

• 4 le medaglie, i due argenti di Mattia Furlani nel lungo e Lorenzo Simonelli nei 60 a ostacoli,  i due bronzi di Leonardo Fabbri nel peso e Zaynab Dosso nei 60 metri piani: eguagliato il record storico del 1985 e del 1991; 

• sedicesimo posto nel medagliere, dove svettano gli Stati Uniti con 6 ori, 9 argenti e 5 bronzi. 

• dove invece gli azzurri salgono sul podio è nella classifica a punti. L’Italia, infatti è al terzo posto, con 50 punti nella graduatoria dei finalisti, che tiene conto di tutti i piazzamenti nelle prime otto posizioni di ogni finale. Non erano mai stati così tanti nelle diciotto edizioni precedenti dei Campionati Mondiali al coperto. Al massimo 46 punti nel 1985 (“edizione zero”, denominata “Giochi mondiali indoor) e 39 nel 1989. Meglio dell’Italia, a Glasgow, soltanto gli Stati Uniti che dominano con 195 punti, e la Gran Bretagna, seconda con 51, uno in più dell’Italia, superata proprio nella gara conclusiva dei 1.500 metri femminili. È il miglior piazzamento di sempre nella ‘placing table’: gli azzurri non avevano mai terminato l’evento nei primi tre posti, al massimo quarti nel 1989 a Budapest. In una straordinaria prestazione di squadra, il Team Italy colleziona la cifra-record di 11 finalisti, intesi come piazzamenti tra i primi otto: in passato erano stati al massimo in nona posizione nel 1985 e nel 1989. 

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