Correre è consapevole di come la grande nazione del running sia oggi in realtà un immenso arcipelago, una “Polinesia della passione”, dove ogni isola è abitata da una tribù, con i suoi linguaggi, i propri riti e altrettanti personali miti. La nuova versione della rivista rispetta e cerca di valorizzare questa ricchezza fatta di diversità.
Il quarantesimo compleanno di Correre è diventato anche l’occasione per il restyling della rivista, che sul numero di marzo presenta ai lettori la nuova testata e un’inedita veste grafica, collegata a una diversa organizzazione dei contenuti.
Addio alla “erre” storta
Nel progetto grafico, curato da Gianmarco Curti, la testata si “raddrizza”, nel senso che rinuncia alla caratteristica posizione storta della terza “erre” della parola Correre, utilizza un font ispirato alla famiglia dei font “bastone”, molto più geometrico con quelle lettere a spigoli vivi, e lo inclina in una specie di corsivo: l’obiettivo è trasmettere dinamicità.
La testata, infatti, così inclinata, corre come la rivista a cui dà il nome, veloce al punto che diventa difficile anche inquadrarla, un “attimo fuggente” che come tale ci appare incompleto, con quei suoi margini laterali che sfondano oltre il formato e con le lettere addossate l’una all’altra, il che ricorda certe partenze in cui si preme sull’avversario davanti affinché ci faccia passare.
Ove l’immagine lo richieda, nella sua essenzialità cromo-geometrica la nuova testata si presta anche a un utilizzo a vivo, in negativo, con le lettere ridotte al solo contorno, per non interrompere la fruizione dell’immagine.
A sottolineare il passaggio del testimone e la continuità tra la storia e il presente, il logo delle origini appare lungo l’intero spazio della copertina come in dissolvenza.
I colori abbinati ai contenuti
Con il numero di marzo, inoltre, si completa la riorganizzazione dei contenuti. Correre è consapevole di come la grande nazione del running sia oggi in realtà un immenso arcipelago, una “Polinesia della passione”, dove ogni isola è abitata da una tribù, con i suoi linguaggi, i propri riti e altrettanti personali miti.
Il nuovo Correre rispetta questa tendenza: i contenuti sono organizzati per aree tematiche e ogni area è connotata da un colore di fondo, che percorre le pagine della sezione a rinforzare la “squadratura” della pagina, apparendo ai margini, in uno schizzo “a retino” che ha le forme di un impressionismo elettronico.
Il lettore troverà
rosso e nero nelle pagine preliminari dedicate a editoriale e sommario, oltre che nel contro-editoriale finale;
rosso in quelle della cultura e di Running system, che è anche cultura specifica del mondo corsa;
blu per l’allenamento, articolato nelle tre sezioni dedicate a strada, trail running e il nuovo training mix (le altre attività sportive utili al runner)
grigio per le news e i flash da Correre.it
nero per le vetrine prodotto
giallo per l’attualità di “Panorama”
arancione per l’atletica
fucsia per la corsa al femminile
magenta per l’area salute, l’immenso mondo abitato da chi cerca nella corsa una nuova, personale dimensione di benessere psico-fisico, con il filo grafico superiore che richiama l’elettrocardiogramma
giallo/nero per l’informazione commerciale nota come “l’azienda informa”
verde per lo storico Tuttocorsa, l’area dove continua a vivere l’anima delle origini, la grande passione fatta di corse (cronaca e calendario), di local hero e di attività che hanno nel territorio il proprio principale motivo di identità.
Dialogo tra magazine e web
La scrittura è caratterizzata dall’utilizzo di nuovi font, scelti per favorire al massimo la leggibilità. Si tratta degli stessi “caratteri” adottati dal nuovo Correre.it, sviluppato e realizzato da Giulio Toffoli, che vede la luce negli stessi giorni in cui viene pubblicato Correre n. 437, marzo 2021. Anche la “casa web” di Correre, inoltre, utilizza i colori delle aree tematiche che caratterizzano la rivista, a sottolineare come in realtà si tratti di un unico, immenso Correre.