La stella statunitense Galen Rupp ha rispettato i pronostici della vigilia dominando la quarantaquattresima edizione della Roma Ostia Half Marathon in 59’47”, tempo con il quale ha stabilito il record personale e ha sfiorato di soli quattro secondi il record nazionale stabilito dal connazionale Ryan Hall a Houston con 59’43”.
Era dal successo di Stefano Baldini nell’edizione del 1997 che un top runner non africano non si imponeva alla Roma Ostia.
Galen Rupp è rimasto coperto nel gruppetto di testa per buona parte della gara fino al 15 km, quando ha sferrato l’attacco decisivo, che gli ha permesso di battere il keniano Moses Kibet di 57 secondi. Justus Kangogo, già secondo classificato nell’edizione 2017 della gara capitolina con il record personale di 59’31”, è salito sul podio per il secondo anno consecutivo in questa manifestazione tagliando il traguardo in terza posizione con il tempo di 1h01’02” precedendo l’altro keniano Emmanuel Kipsang, quarto in 1h01’33”.
L’Etiopia ha trionfato nella gara con il successo della forte maratoneta Hatamenesh Haylu Tesfay in 1h09’02” con un vantaggio di 19 secondi sulla connazionale Dida Dera. La keniana Rebecca Chesir Kangogo, già vincitrice alla Stramilano 2015 in 1h08’21”, ha migliorato il quarto posto della passata edizione della Roma Ostia classificandosi al terzo posto in 1h11’04”.
Roma Ostia: la gara maschile
Il gruppo di testa formato da Emmanuel Kipsang, Justus Kangogo, Moses Kemei, Galen Rupp e Hurisa Desalegn Derara dell’Etiopia è partito a ritmi molto veloci transitando al 5 km in 13’50”. Kangogo ha guidato il gruppo di testa transitando in 28’09” a metà gara seguito da Kemei, Kipsang e Rupp su un tratto in leggera salita.
Kemei e Rupp hanno staccato Kangogo di cinque secondi al 14 km. Al passaggio al 15 km in 42’44” Rupp ha piazzato l’allungo decisivo prendendo un vantaggio di 8 secondi su Kemei, atleta al debutto in una grande gara internazionale dopo un’esperienza da pacemaker alla Maratona di Firenze.
Rupp ha continuato a correre al ritmo da 2’55” al km incrementando il suo vantaggio su Kemei. Il fuoriclasse statunitense ha portato il suo vantaggio a 40 secondi quando mancava un chilometro dalla fine.
“Sono veramente contento della mia prova. Avevo tanta paura per il meteo ma invece è andato tutto molto bene. E’ stata una gara veramente adorabile sotto ogni aspetto. Ho molta fiducia nei miei mezzi in vista della Maratona di Boston del prossimo 16 aprile. Sono fiducioso perché lo scorso anno avevo corso una mezza maratona in 62 minuti prima di vincere a Chicago. Ora ho corso sotto l’ora. Non mi aspettavo un risultato cronometrico migliore perché sono carico di lavoro in vista della maratona. Dopo il dodicesimo chilometro Kemei ha provato ad attaccare ma ero fiducioso perché ero sicuro dei miei mezzi e ho preferito aspettare ancora un attimo prima di lanciare il mio attacco”, ha dichiarato Galen Rupp al traguardo.
Roma Ostia: la gara femminile
Un terzetto tutto africano formato dalle etiopi Haylu e Diba e dalla keniana Chesir hanno preso la testa della gara nelle prime fasi transitando al 5 km in 16’04” e al 10 km in 32’37”.
Haylu e Dera hanno staccato Chesir di nove secondi dopo metà gara e sono passate al 15 km in 49’27”. Haylu ha incrementato il suo vantaggio di oltre 15 secondi negli ultimi 5 km e si è involata verso il traguardo di Ostia in 1h09’02” con un vantaggio di 19 secondi sulla connazionale. Lo scorso Gennaio Haylu si mise in luce con il record personale di 2h20’13” stabilito alla Maratona di Dubai.
La migliore delle atlete europee è stata l’azzurra Rosaria Console, sesta al traguardo in 1h13’45” malgrado un attacco febbrile.
“Questa gara mi dà sempre emozioni speciali. Qui vengo sempre trattata come una campionessa. Ho voluto assolutamente esserci e sono contenta della mia prestazione”, ha detto al traguardo l’atleta pugliese.