Ai Campionati europei Master indoor di San Sebastian (Spagna, 19-24 marzo 2013), Il belga Emiel Pauwels, 95 anni, aveva vinto i 60 piani della categoria M 95. In patria era noto come “il più vecchio atleta del reame”.
Lunedì ha invitato un centinaio di persone, compagni di squadra, parenti e amici per brindare a base di champagne alla fine della sua vita, decisa dopo aver passato gli ultimi mesi inchiodato a letto a causa del rapido progredire di un cancro allo stomaco.
Così, la notizia della sua morte, avvenuta ieri, martedì 7 gennaio, con un’iniezione effettuata da un medico, presente il figlio Eddy, è stata pubblicata mentre lui se ne andava. Sul quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws sono comparse le foto del party, in cui l’atleta appare sorridente mentre brinda con gli intervenuti, e vengono riportate le sue dichiarazioni: «È stata la festa più bella della mia vita. Dal momento che tutti ce ne dobbiamo andare, chi non vorrebbe che ciò avvenisse sorseggiando champagne assieme ai propri cari? Quando il medico verrà con la sua iniezione, lascerò il mondo convinto di aver vissuto bene. Perché dovrei piangere sapendo che mi ritroverò pieno di amici in Paradiso?»
Emiel, forse, ha fatto in tempo a leggere la notizia che era morto.
Il Belgio è uno dei pochi Paesi in cui è ammessa l’eutanasia. Nel 2013 vi aveva fatto ricorso un altro belga di 95 anni, Christian de Duve, premio Nobel per la Medicina nel 1974. Il Senato del Regno (camera alta) ha approvato una legge ora al vaglio dei Deputati, per estendere il diritto all’eutanasia anche ai minori, in caso documentato di malattia terminale.