Peter Kienzl, l’altoatesino dell’ASV Telmekom Team Südtirol, ha vinto la prima edizione del 4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta tagliando il traguardo in poco meno di 83 ore, dopo aver dormito solo 30 minuti in quattro giorni. Un tempo straordinario considerate le criticità che gli atleti hanno dovuto affrontare: dal tipo di tracciato delle Alte Vie 1 e 2 della Regione alle condizioni climatiche estremamente calde, soprattutto nella prima giornata, che hanno reso molto difficoltoso il passaggio sul Col Loson a 3296 metri slm.
Fin dall’inizio della gara, Kienzl si è mantenuto strenuamente nella testa del gruppo, iniziando poi una fuga quasi senza riposo, distanziando il resto della top ten dopo la tappa alla Base Vita di Ollomont. Una marcia trionfale in completa
“Non avevo mai pensato di vincere, ma avevo l’obiettivo di qualificarmi tra i primi cinque e finire la gara entro le 90 ore. Quando mi mancavano ancora 100 km ho pensato che poteva succedere ancora tanto. Ora sono qui: una bellissima gara, organizzata benissimo, in particolare mi è piaciuta la lunghezza del tracciato e il calore della gente. Qui in Valle d’Aosta il pubblico è con l’altleta”, ha commentato Peter Kienzl dopo la vittoria.
Dietro di lui, Bruno Brunod, del Team Forte di Bard – Montura, valdostano e primo campione del mondo di skyrunner, con un distacco di circa 2 ore.
Bruno Brunod, con un recupero strepitoso dopo una partenza controllata, è risalito fino al secondo posto e ha acceso la prima edizione del 4K, nonostante qualche problema fisico a metà gara, ma tornando competitivo e riprendendosi la seconda posizione. Brunod ha fatto il miglior tempo nel tratto tra Ollomont e Oyace. Tredici chilometri percorsi in 2h 59’21, a una velocità media di 4,35 km/h.
In campo femminile, la regina d’acciaio è stata Francesca Canepa del Team Forte di Bard che ha concluso la sua fatica in 98 ore, 4 minuti e 22 secondi, ottava assoluta. “È stata una gara molto particolare per me, pensavo di non tornare più su questo tracciato e, invece, eccomi qui, a Cogne a chiudere il cerchio. Sono orgogliosa di aver portato nel mondo la bandiera italiana, ma ho corso questa gara per i valdostani, per tutte le persone che mi hanno accolto a ogni tappa e sostenuto lungo il percorso, che mi hanno fatto sentire accettata dopo quello che mi era successo”.
“Grazie al tifo di tutte le persone che ho incontrato lungo il percorso, sono riuscita ad arrivare al traguardo. Tra un ristoro e l’altro, il pensiero va a chi ti accoglie e incita, questo è l’endurance trail: la forza fisica è nelle tue gambe, ma nel cuore porti le persone che incontri durante il viaggio. Dopo questa avventura che è il 4K mi sento di poter affrontare qualsiasi sfida”. Francesca Canepa è stata accolta trionfalmente al suo passaggio nel centro di Cogne mentre sventolava, sorridente e commossa, le bandiere italiana e valdostana.