Record della gara per l’etiope Tamirat Tola (2:04’56”) e spettacolare finale per la keniana Hellen Obiri (2:27’20”), che solo in ultimo riesce a staccare l’etiope Letensebet Gidey. Iliass Aouani: settimo in 2:10’54”.
La New York City Marathon incorona l’etiope Tamirat Tola, già campione del mondo di maratona a Eugene 2022, primo in Central Park in 2:04’58”, record del percorso (precedente: 2:05’06”, Geoffrey Mutai, KEN, 2011).
La selezione decisiva è cominciata al 25° chilometro (passaggio: 1:14’15”), quando sul Queensboro Bridge in tre restano al comando: Tamirat Tola (ETH), Albert Korir (KEN) e Jemal Yimer (ETH). È Tola, poi, a pigiare ancora sull’acceleratore prima del trentesimo mille, liberandosi dapprima di Korir e poi del connazionale Yimer, che poi, nel finale cede vistosamente lasciando le posizioni da podio a Korir, secondo in 2:06’57” (vincitore qui a New York nel 2021) e Shura Kitata (ETH), terzo in 2h07’11”.
Rimasto sempre nei primi dieci, con parziali che lo rilevavano a volte sesto e a volte nono, Iliass Aouani ha chiuso in settima posizione in 2:10’54”, inaugurando così con un ottimo risultato la nuova pagina tecnica, che lo vede seguito da Giuseppe Giambrone al Tuscany Camp di San Rocco a Pilli (SI) dopo il lungo e proficuo tandem con Massimo Magnani.
La gara delle donne – Hellen Obiri: doppia vittoria Boston-New York
All’insegna dell’attesa è stata invece, e a lungo, la prova femminile, caratterizzata nella prima parte dalla condotta tutta all’attacco della statunitense Kellyn Taylor, che per coraggio ha ricordato l’analogo assolo di Sara Dossena nel 2017, quando rimase a lungo da sola al comando ed era al debutto sui 42,195 km. Al 35° chilometro comincia la selezione che porta al comando un tris di eccellenze, composto da Viola Cheptoo, Hellen Obiri e Letensebet Gidey, raggiunte poco dopo dalla vincitrice 2022, Sharon Lockedi e dall’ex primatista mondiale, Brigid Kosgei.
Sarà Hellen Obiri, dall’azione apparentemente scomposta, caracollante, ma energica, a operare la decisiva accelerazione all’ingresso in Central Park, causando il distacco di Cheptoo e Kosgei prima di incrementare ulteriormente per accumulare metri di vantaggio definitivi anche su Letensebet Gidey e Sharon Lockedi. Tempi delle prime tre: 2:27’23” (Obiri), 2:27’29” (Gidey) e 2:27’33” (Lockedi).
Di Hellen Obiri ricordiamo i due titoli mondiali sui 5.000 m a Londra 2017 e Doha 2019. In maratona aveva debuttato proprio a New York lo scorso anno, quando fu sesta in 2:25’49” prima di vincere quest’anno a Boston in 2:21’38”. La keniana firma così la diciassettesima “double win”, l’impresa di vincere nello stesso anno due delle tre “Major” che si svolgono sul territorio degli Stati Uniti d’America: Boston in primavera e Chicago o New York in autunno. Una lista di nomi prestigiosi, che da soli raccontano tanto della storia mondiale della maratona.
A proposito dei primi
Oltre al già citato titolo mondiale in maratona conquistato a Eugene 2022, Tamirat Tola ha ottenuto la medaglia di bronzo sui 10.000 m ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 e quella d’argento in maratona ai Mondiali di Londra 2017. La vittoria a New York è stata la prima affermazione della sua carriera in una World Marathon Major.
Per Albert Korir, che ha tagliato il traguardo in seconda posizione, 2:06’57” rappresenta il primato personale (precedente: 2:08’03”). Shura Kitata, terzo in 2:07’11”, è il vincitore alla maratona di Londra 2020. L’olandese Abdi Nageeye, quarto e primo degli europei in 2:10’21”, è stato vice campione olimpico a Tokyo 2021 ed è diventato primatista nazionale con il 2:04’56” ottenuto a Rotterdam nel 2022. Molta Europa alle sue immediate spalle, dove si sono piazzati il belga Koen Naert (2:10’21”) e il vice campione mondiale ed europeo Maru Teferi (2:10’28”).
Il primatista italiano Iliass Aouani ha tagliato il traguardo al settimo posto e al quarto tra gli europei in 2:10’54” nonostante i crampi nei chilometri finali ottenendo il miglior piazzamento in carriera in maratona dopo il decimo posto alla Maratona di Milano in 2:08’34” (miglior tempo di sempre per un atleta italiano al debutto sulla distanza). Aouani è transitato al 5 km in 15’29”, al 10 km in 30’40”, al 15 km in 45’29”, al 20 km in 1h00’27”, alla mezza maratona in 1h03’51”, al 25 km in 1h16’20”, al 30 km in 1h31’48”, al 35 km in 1h47’43” e al 40 km in 2h03’58”. Per la terza edizione consecutiva della maratona di New York un atleta italiano è entrato nella top ten dopo il terzo posto di Eyob Faniel nel 2021 e l’ottavo posto di Daniele Meucci nel 2022. (Diego Sampaolo)
Boston + New York / Chicago – Due vittorie in un anno
1972 (D) Nina Kuscsik (USA), Boston+New York
1977 (D) Miki Gorman (USA), Boston+New York
1978 (U) Bill Rodgers (USA), Boston+New York
1979 (U) Bill Rodgers (USA), Boston+New York
1981 (D) Allison Roe (NZL), Boston+New York
1982 (U) Alberto Salazar (USA), Boston+New York
1986 (D) Ingrid Kristiansen (NOR), Boston+Chicago
1989 (D) Ingrid Kristiansen (NOR), Boston+New York
1999 (U) Joseph Chebet (KEN), Boston+New York
2000 (D) Catherine Ndereba (KEN), Boston+Chicago
2001 (D) Catherine Ndereba (KEN), Boston+Chicago
2002 (U) Rodgers Rop (KEN), Boston+New York
2003 (D) Svetlana Zakharova (RUS), Boston+Chicago
2011 (U) Geoffrey Mutai (KEN), Boston+New York
2013 (D) Rita Jeptoo (KEN), Boston+Chicago
2022 (U) Evans Chebet (KEN), Boston+New York
2023 (D) Hellen Obiri (KEN), Boston+New York