Boston Marathon: Trionfo di Obiri e Lemma

Boston Marathon: Trionfo di Obiri e Lemma

16 Aprile, 2024
Foto: Jane Monti / RRW

Hellen Hobiri in 2:22’37” e Sisay Lemma in 2:06’17” hanno vinto la 128ª BAA Boston Marathon, candidandosi per un posto in squadra ai Giochi olimpici. I più veloci dei circa 300 italiani sono stati Giovanni Grano (2:19’56”) e Chiara Bondi (3:15’51”).

La centovettottesima edizione della Maratona di Boston, la più antica maratona del mondo, ha incoronato la keniana Hellen Obiri e l’etiope Sisay Lemma. 

Hellen Obiri ha tagliato il traguardo di Boylston Street, nel cuore di Boston, in 2:22’37” bissando il successo dell’anno scorso. Per la due volte campionessa mondiale dei 5.000 metri è il terzo successo consecutivo in una World Marathon Major dopo la doppietta di Boston e la vittoria a New York nel 2023. Obiri diventa la sesta atleta della storia a vincere due edizioni consecutive della classica del Massachusetts dopo Rosa Mota (1987 e 1988), Olga Markova (1992 e 1993), Uta Pippig (1994, 1995 e 1996), Fatuma Roba (1997, 1998 e 1999) e Catherine Ndereba, autrice addirittura di una doppia doppietta: 2001-2002 e 2004-2005. 

La gara delle donne

La fuoriclasse kenyana ha corso sempre nel gruppo di testa, molto numeroso, fino all’azione decisiva al 37° chilometro, quando Obiri, Sharon Lokedi (vincitrice a New York nel 2022) e la quarantaquattrenne Edna Kiplagat (altra vincitrice due volte a Boston) hanno staccato le avversarie. Obiri ha attaccato al quarantesimo chilometro involandosi verso il successo con otto secondi di vantaggio su Lokedi, che ha migliorato il record personale con 2:22’45”. Kiplagat è salita ancora una vola sul podio di Boston in 2:23’21”. L’Africa ha monopolizzato le prime dieci posizioni. Emma Bates è stata la prima delle statunitensi in 2:27’45”. 

Hellen Obiri: «Sapevo che Sharon Lokedi era molto forte e ho dato il meglio di me stessa alla fine. Ho cercato di spingere, ma era ancora molto vicina. Sono davvero felice della vittoria. Quando vinsi qui non avevo ancora familiarità con la maratona. Quest’anno la mia preparazione è andata alla perfezione e avevo fiducia in tutti i lavori svolti insieme al mio allenatore. Vincere qui è davvero speciale. Dopo questo successo spero di venire selezionata per le Olimpiadi». 

Foto: Jane Monti / RRW

La gara degli uomini 

Sisay Lemma ha vinto la gara maschile in 2:06’17” con una corsa tutta di testa dall’inizio alla fine. Lemma ha battuto il connazionale Mohamed Esa di 41 secondi. 

Lemma ha lanciato il suo attacco al decimo chilometro staccando fin da subito il gruppo degli inseguitori ed è transitato alla mezza maratona in 1:00’19”, in tabella di marcia per un tempo finale al di sotto delle 2:01. A quel punto aveva un vantaggio abissale di 1’50” sul gruppo degli inseguitori, cresciuto fino a quasi tre minuti al trentesimo chilometro. 

Evans Chebet e John Korir si sono avvicinati a Lemma portando il gap a 90 secondi quando mancavano due miglia alla fine. Lemma ha corso il tratto tra il ventiquattresimo miglio e il traguardo in 5’21”, ma è riuscito a difendere il primo posto in 2:06’17”, decimo miglior tempo mai realizzato nella storia della Maratona di Boston, riscattando così la delusione dell’anno scorso, quando fu costretto al ritiro. L’Etiopia non vinceva a Boston dal 2016, quando trionfò Lemi Berhanu. 

Lemma ha così vinto la seconda maratona consecutiva quattro mesi dopo il trionfo a Valencia, con il personale di 2:01’48” (quarto miglior tempo della storia). L’etiope vanta anche una vittoria a Londra nel 2021 in 2:04’01” e tre terzi posti a Berlino nel 2019 in 2:03’36”, a Tokyo in 2:04’51” e a Londra in 2:05’45” nel 2020.

Sisay Lemma: «L’anno scorso non conclusi la gara e volevo rifarmi. Per questo motivo sono venuto a Boston. Per fortuna sono riuscito a riscattarmi e sono davvero felice. Il mio obiettivo era battere il record della gara, ma il percorso collinare mi ha stancato. Il percorso è simile a quello delle Olimpiadi di Parigi ed è stata un’ottima preparazione per i Giochi Olimpici”. 

Mohamed Esa, secondo classificato alla Maratona di Boston nel 2023, ha corso molto forte nel finale e ha superato Chebet e Korir rimontando dalla quarta alla seconda posizione nell’ultimo miglio e ha chiuso in 2:06’58”. Chebet, favorito alla vigilia, ha completato il podio chiudendo in terza posizione in 2:07’22”. 

John Korir e Albert Korir si sono piazzati rispettivamente al quarto e al quinto posto in 2:07’40” e in 2:07’47”. 

CJ Albertson è stato il primo statunitense al traguardo, settimo in 2:09’53”, primo tempo della carriera al di sotto delle 2h10’. 

Italiani al traguardo

Dei circa 300 italiani presenti a Boston, i più veloci sono stati Giovanni Grano (2:19’56”), Leonardo Giannini (2:38’37”) ed Edoardo Follo (2:43’43”), Chiara Bondi (3:15’51”), Marika Pastrapasqua (3:21’29”) e Monica Confortola (3:19’55”). 

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