L’etiope Muktar Edris ha fatto bis vincendo il secondo titolo mondiale consecutivo della sua carriera sui 5000 metri con il record stagionale di 12’58”85 due anni dopo il trionfo di Londra (davanti a Mo Farah) superando allo sprint il connazionale Selemon Barega (secondo con 12’59”70 dopo il quinto posto del 2017) e il canadese Mohamed Ahmed (13’01”11). La vittoria di Edris è stata del tutto inattesa perché arrivava da un periodo complicato dopo alcuni problemi fisici. Senza la wild card assegnata ai campioni in carica non avrebbe probabilmente partecipato a questi mondiali. La gara si è decisa a 150 metri dalla fine quando Edris e Barega hanno superato allo sprint Jakob Ingebrigtsen, che aveva tentato la fuga a 300 metri dalla fine. Edris ha battuto Barega nei 40 metri finali per la gioia del numeroso pubblico etiope presente al Khalifa Stadium. Edris ha coperto l’ultimo 1000 metri in 2’24”95.
Chepkoech vince i 3000 siepi in solitaria
La primatista del mondo Beatrice Chepkoech ha vinto il primo titolo iridato sui 3000 siepi stabilendo il record dei Campionati con 8’57”84 con una gara dominata dall’inizio alla fine (from gun to tape come dicono gli inglesi). La campionessa uscente Emma Coburn è salita ancora sul podio con il personale di 9’02”35 precedendo la tedesca Gesa Felicitas Krause, ancora terza come a Pechino 2015 con un eccellente 9’03”30, record nazionale e seconda migliore prestazione europea all-time.
Nakaai oro a sorpresa negli 800 metri
Una delle più grandi sorprese dell’intero Mondiale qatariota è stata la vittoria dell’ugandese Halima Nakaai nella finale degli 800 metri femminili in 1’58”04 davanti alla ex campionessa NCAA Raevyn Rogers (1’58”18) e alla grande favorita Ajée Wilson (1’58”84).
Warholm bissa l’oro di Londra sui 400 ostacoli
Nella finale più attesa della serata e forse dell’intera manifestazione iridata Karsten Warholm ha trionfato nella finale dei 400 ostacoli maschili in 47”42 bissando il trionfo di Londra 2017. Il vichingo norvegese ha battuto Raj Benjamin (47”66) e il beniamino del pubblico qatariota Abderrahman Samba (48”03) diventando il quarto atleta a vincere due edizioni di fila in questa specialità dopo Edwin Moses, Felix Sanchez e Kerron Clement.
Lasitskene e Mahuchik superano 2.04 nell’alto femminile
Maria Lasitskene ha vinto il terzo oro consecutivo con 2.04m al termine di una fantastica gara di salto in alto femminile senza commettere errori. Ha stupito la diciottenne Yaroslava Mahuchik, che ha migliorato il record mondiale under 20 con 2.04 al terzo tentativo superando il precedente primato di categoria detenuto dal 7 Luglio 1989 da Olha Turchak con 2.01m.
Daniel Stahl ha vinto il primo oro svedese ai Mondiali dai tempi del triplista Christian Olsson a Parigi 2003 aggiudicandosi la finale del lancio del disco con 67.59m davanti al giamaicano Fedrik Dacres (66.94m) e all’austriaco Lukas Weisshaidinger (66.82m).
L’azzurro Hassane Fofana si è qualificato per le semifinali dei 110 ostacoli grazie al quinto posto in 13”49 (a soli 5 centesimi dal record personale stabilito quest’anno) nella batteria vinta dal campione olimpico Omar McLeod in 13”17. Lorenzo Perini è stato invece eliminato con il sesto posto in 13”70 nella batteria vinta da Orlando Ortega in un ottimo 13”15.
Eseosa Desalu è stato eliminato nella semifinale dei 200 metri dopo il settimo posto in 20”73. Noah Lyles ha dominato la semifinale dell’azzurro in un eccellente 19”86precedendo l’equadoregno Alex Quinonez (secondo in 19”95). Tra i qualificati alla finale hanno brillato soprattutto Adam Gemili e André De Grasse, vincitori delle loro rispettive batterie in 20”03 e in 20”08.
Maria Benedicta Chigbolu è stata eliminata nelle batterie dei 400 metri dopo il settimo posto in 52”63. La statunitense Wadeline Jonathas ha firmato il miglior crono con 50”57, mentre le favorite Salwa Eid Naser e Shaunae Miller Uibo hanno vinto le loro rispettive batterie in 50”74 e in 51”30. Dina Asher Smith si candida alla medaglia d’oro sui 200 metri dopo aver vinto la batteria in 22”32. Nella stessa batteria della sprinter britannica ha corso anche l’azzurra Gloria Hooper, settima in 23”33.