Doha 2019: Crippa batte il record italiano di Antibo sui 10.000 metri

Doha 2019: Crippa batte il record italiano di Antibo sui 10.000 metri

07 Ottobre, 2019

Grande impresa di Yeman Crippa, che entra tra i primi otto del mondo battendo il record italiano dei 10.000 metri con 27’10”76. Il trentino ha cancellato dall’albo dei record il vecchio primato di Salvatore Antibo, che lo deteneva dal 29 Giugno 1989, quando corse in 27’16”50 a Helsinki. Crippa sale al terzo posto delle liste europee all-time alle spalle di Mo Farah (26’46”57) e del belga Mohammed Mourhit (26’52”30). Crippa si è tolto la soddisfazione di precedere un grande campione come Hagos Gebriwet.

Cheptegei regala il primo oro maschile per l’Uganda nella storia dei Mondiali

Per la prima volta nella storia dei Mondiali un ugandese ha conquistato la medaglia d’oro a livello maschile grazie a Joshua Cheptegei, che ha migliorato il secondo posto di due anni fa a Londra alle spalle di Mo Farah vincendo l’oro in 26’48”36 davanti all’etiope Yomif Kejelcha (26’49”34) e al keniano Rhonex Kipruto (26’50”32). E’ la seconda medaglia d’oro ugandese a questi mondiali dopo il successo a sorpresa di Halima Nakaai sugli 800 metri femminili.

Altri tre atleti sono scesi sotto i 27 minuti: il keniano Rodgers Kwemoi (quarto in 26’’55”36), l’etiope Andamlak Belihu (quinto in 26’56”71) e il canadese Mohammed Ahmed (sesto in 26’59”35).

Yeman Crippa: “Sono felicissimo per il record italiano. Ho fatto il record italiano disputando una gara coraggiosa. Mi sono messo anche a tirare quando sono rimasto da solo, e sono andato alla ricerca dei primi. Ne ho superati alcuni in volata, quindi sono super contento. Sapevo che stavo correndo forte. Ho visto i primi passaggi di 8’08” ai 3000 metri e di 13’35” ai 5000 metri, ma quando sono rimasto solo, ho rischiato di rallentare. Invece alla campana dell’ultimo giro è uscito 26’10” e sapevo di dover chiudere sotto i sessanta secondi per battere il record italiano.

Finale 1500 metri: Cheruiyot corre da solo in 3’29”26

La pista di Doha si è confermata magica per il mezzofondo anche sui 1500 metri maschili. Timothy Cheruyot ha trionfato in 3’29”26 due anni dopo l’argento di Londra alle spalle dell’amico e compagno di allenamenti Elija Manangoi (qui assente per infortunio).

L’algerino Taoufik Makloufi è tornato su un podio importante tre anni dopo l’argento olimpico vincendo l’argento con il tempo di 3’31”38 davanti al polacco Marcin Lewandowski (3’31”46, nuovo record nazionale). Fuori dal podio ma con tempi eccellenti Jakob Ingebrigtsen (quarto in 3’31”70) e il britannico Jake Wightman (quinto in 3’31”87).

Staffetta 4×400 maschile: Successo statunitense, sesta l’Italia

Davide Re, Vladimir Aceti, Matteo Galvan e Edoardo Scotti si sono ben difesi chiudendo al sesto posto in 3’02”78 (secondo miglior piazzamento azzurro nella storia dei Mondiali dopo il quinto posto di Stefano Malinverni, Donato Sabia, Mauro Zuliani e Roberto Ribaut a Helsinki 1983 in 3’05”10. Gli statunitensi Fred Kerley, Michael Cherry, Wil London e Raj Benjamin hanno trionfato in 2’56”69 portando al loro paese la quattordicesima medaglia d’oro di questi mondiali. La Giamaica ha vinto l’argento in 2’57”90 davanti al Belgio dei fratelli Jonathan e Dylan Borlée (2’58”78).

Staffetta 4×400 femminile: USA davanti a Polonia e Giamaica

Un quartetto stellare statunitense formato da Phyllis Francis, Sydney McLaughlin, Dalilah Muhammad e Wadeline Jonathas ha trionfato in 3’18”92 davanti alla Polonia (3’21”89 record nazionale grazie anche all’ottima frazione finale di Justyna Swiety Ersetic), alla Giamaica (3’22”37 in seguito alla riammissione in seguito ad una squalifica iniziale), alla Gran Bretagna (3’23”02) e al Belgio (3’27”15).

Finale 100 ostacoli: Nia Ali batte a sorpresa Harrison e Williams, Bogliolo si ferma in semifinale

Si è fermata in semifinale la più che positiva avventura della campionessa italiana Luminosa Bogliolo, ottava in 13”06 nella semifinale vinta da Kendra Harrison in 12”55. Il titolo è andato alla statunitense Nia Ali in 12”34 davanti a Harrison (12”46) e alla giamaicana Danielle Williams (12”47). Eccellente anche la nigeriana Tobi Amusan (12”49). L’unica europea in finale era l’olandese Nadine Visser, sesta in 12”66 a due centesimi di secondo dalla rappresentante di Costarica Andrea Carolina Vargas.

Mihambo 7.30m nel salto in lungo

Il risultato copertina dell’ultima giornata in chiave internazionale è stato il fantastico 7.30m della tedesca Malaika Mihambo nel salto in lungo (seconda miglior misura nazionale di sempre dopo il 7.48m della grande Heike Drechsler). Mihambo ha realizzato anche 7.09m e 7.16m.

L’ucraina Maryna Beck Romanchuk si è aggiudicata l’argento con 6.92m superando di un centimetro la nigeriana Eze Brue, La campionessa mondiale dei 100 metri di Londra 2017 Tori Bowie si è classificata al quarto posto con 6.81m.

Lancio del giavellotto maschile: Peters vince uno storico titolo per Grenada

Anderson Peters di Grenada ha trionfato nel giavellotto con la misura di 86.89m precedendo l’estone Magnus Kirt (86.21m) e il tedesco Johannes Vetter (85.37m).

Gli Stati Uniti hanno vinto il medagliere con un bottino di 29 medaglie (14 ori, 11 argenti, 4 bronzi) precedendo il Kenya (5 ori, 2 argenti e 4 bronzi), la Giamaica (tre ori, cinque argenti e quattro bronzi), la Cina (tre ori, tre argenti e tre bronzi) e l’Etiopia (due ori, cinque argenti e un bronzo). L’Italia è trentunesima con il bronzo di Eleonora Giorgi e ventiseiesima nella classifica per nazioni grazie ai sei finalisti (miglior bottino delle ultime quattro edizioni). A questi piazzamenti tra i primi otto vanno aggiunti i noni posti di Davide Re nei 400 metri, della 4×400 femminile e della staffetta 4×400 mista e il tredicesimo posto di Leonardo Fabbri nel getto del peso.

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