Al meeting di Doha grande risultato per la campionessa keniana che firma la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 3000 metri avvicinando il primato africano.
Doha è sempre stato un luogo magico per il mezzofondo e anche quest’anno è proseguita la tradizione nella sesta ultima tappa della Wanda Diamond League 2020 purtroppo dimezzata dalla pandemia.
Nonostante il caldo (temperatura di 32°C) Hellen Obiri ha firmato la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 3000 metri con 8’22”54 avvicinando il primato africano da lei stessa battuto sulla pista del Qatar’s Sports Club nell’edizione del meeting di Doha del 2014 quando fermò il cronometro in 8’20”68. Doha ha portato ancora fortuna alla fuoriclasse keniana, che proprio un anno fa vinse il secondo oro mondiale sui 5000 metri. Le prime cinque classificate hanno stabilito il primato personale e per la prima volta nella storia sette sono scese sotto gli 8’27”. Agnes Tirop ha preceduto Beatrice Chepkoech con lo stesso tempo di 8’22”92 in un arrivo in volata. Margaret Chelimo (argento ai Mondiali di Doha) si è piazzata quarta in 8’24”76 davanti a Hyvin Kyeng (8’25”13), a Gudaf Tsegay (8’25”13) e alla britannica Laura Weightman (8’26”31).
La campionessa olimpica dei 1500 metri Faith Kipyegon non gareggiava sugli 800 metri dal 2015 ma la fuoriclasse keniana ha mantenuto l’imbattibilità stagionale vincendo la quarta gara di quest’estate realizzando la migliore prestazione mondiale dell’anno sul doppio giro di pista con 1’57”68. La spagnola Esther Guerrero ha realizzato la prima prestazione della sua carriera sotto i 2 minuti con 1’59”22 precedendo la britannica Adelle Tracey (1’59”87).
L’autstraliano Stewart McSweyn ha battuto di mezzo secondo il primato australiano dei 1500 metri detenuto da Ryan Gregson fermando il cronometro in 3’30”51. Selemon Barega si è aggiudicato lo sprint per il secondo posto in 3’32”97 davanti al marocchino Soufyane El Bakkali (3’33”45), all’argento mondiale dei 3000 siepi Lemecha Girma (3’33”77 record personale) e al britannico James West (3’34”07).
Ferguson Rotich Cheruiyot ha vinto la quinta gara stagionale sugli 800 metri maschili in 1’44”16 davanti ad un ottimo Eliot Glles, secondo con il personale di 1’44”56.
Nello sprint Elaine Thompson ha bissato il successo di settimana scorsa a Roma sui 100 metri fermando il cronometro in 10”87 (solo due centesimi di secondo più lento rispetto al Golden Gala). Secondo posto per Marie Josée Ta Lou in 11”21.
Il primatista mondiale del salto con l’asta Armand Mondo Duplantis ha vinto la sedicesima gara stagionale concludendo l’anno con un successo con 5.82m (eguagliato il record del meeting di Kostas Filippidis). Lo svedese ha battuto Sam Kendricks e Renaud Lavillenie con la stessa misura grazie ad un numero minore di errori. Duplantis ha tentato due prove a 5.92m e una a 6.00m senza successo.
Maryna Beck Romanchuk si è aggiudicata il salto in lungo femminile con 6.91m nel sesto salto di spareggio nella gara dove è stata sperimentata la formula innovativa della finale a tre nell’ultimo tentativo.
L’unico azzurro in gara Paolo Dal Molin è stato squalificato per falsa partenza sui 110 ostacoli. Il successo è andato allo statunitense Aaron Mallett con il personale di 13”15 davanti allo svizzero Jason Joseph (13”40). Payton Chadwick si è imposta sui 100 ostacoli in 12”78 davanti a Taliyah Brooks (12”86). Arthur Cissé ha vinto i 200 metri stabilendo il primato ivoriano con 20”23. Khamari Montgomery si è imposto sui 400 metri maschili in 45”55.