I miti del mezzofondo a Milano per il libro di Arese

I miti del mezzofondo a Milano per il libro di Arese

18 Ottobre, 2017
Foto Giancarlo Colombo

Oltre 150 persone hanno assistito alla presentazione di “Divieto di sosta” (Edizioni Correre), il libro che racconta la vicenda umana, agonistica e professionale di Franco Arese. Stipati nell’Aurora suite del Melià Milano Hotel non hanno voluto mancare i compagni di squadra e i grandi avversari: Marcello Fiasconaro (già primatista del mondo degli 800 m con 1’43”7) è arrivato direttamente dal Sudafrica, mentre dalla Finlandia sono giunti i mitici mezzofondisti di quella prima parte degli anni ’70: Kari Sinkkonen, Pekka Vasala (Oro sui 1.500 m a Monaco ’72) e il mitico Lasse Viren (Oro nei 5.000 e 10.000 m sia a Monaco ’72 sia a Montreal ’76).

Vasala, in particolare, si è reso protagonista di un gesto di fairplay (nella foto): ha voluto riconsegnare ad Arese le scarpe da gara che il campione di Cuneo gli aveva regalato nel 1971, in occasione dei Bislett Games di Oslo «Quando io non ero nessuno – ha ricordato Vasala – e tu eri il campione da battere».

La presentazione ha riproposto la struttura del libro, con i tre autori che hanno preso la parola nello stesso ordine della narrazione: prima Gianni Romeo, che di Arese, su “Divieto di sosta”, ha raccontato l’infanzia e la giovinezza, poi Franco Fava, che da compagno in maglia azzurra ha descritto le gesta sportive, culminate con il titolo europeo sui 1.500 m a Helsinki, nel 1971, e infine Fabio Monti, cui è stata affidata la descrizione dell’intensa attività da dirigente, in un curriculum che annovera la fondazione e la presidenza dell’Asics Italia, quella della Federazione italiana di atletica leggera e quella attuale della Kahru.

L’incontro è poi proseguito dando spazio ai ricordi dei tanti protagonisti dello sport di quegli anni: dai velocisti Livio Berruti (oro nei 200 m a Roma ’60) e Sergio Ottolina ai marciatori Abdom Pamich (oro nella 50 km a Tokyo ‘64) e Maurizio Damilano (oro nella 20 km a Mosca ’80 e Seul ‘88), dai saltatori Giuseppe Gentile, Fabrizio Donato (entrambi bronzo olimpico nel triplo, rispettivamente a Messico ’68 e Londra 2012) e Renato Dionisi, alla lunga sequenza di mezzofondisti titolati: Giuseppe Cindolo, Gianni Del Buono, Renzo Finelli, Laura Fogli, Giuseppe Gerbi, Carlo Grippo, Stefano Mei, Venanzio Ortis e Francesco Panetta.

Non sono mancati, poi, gli interventi di campioni di altri sport legati ad Arese da lunga amicizia: da Dino Meneghin, che ha ricordato la propria giovanile passione per l’atletica, a Novella Calligaris, protagonista di due olimpiadi (Messico ’68 e Monaco ‘72) nel nuoto.

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