Oltre 150 persone hanno assistito alla presentazione di “Divieto di sosta” (Edizioni Correre), il libro che racconta la vicenda umana, agonistica e professionale di Franco Arese. Stipati nell’Aurora suite del Melià Milano Hotel non hanno voluto mancare i compagni di squadra e i grandi avversari: Marcello Fiasconaro (già primatista del mondo degli 800 m con 1’43”7) è arrivato direttamente dal Sudafrica, mentre dalla Finlandia sono giunti i mitici mezzofondisti di quella prima parte degli anni ’70: Kari Sinkkonen, Pekka Vasala (Oro sui 1.500 m a Monaco ’72) e il mitico Lasse Viren (Oro nei 5.000 e 10.000 m sia a Monaco ’72 sia a Montreal ’76).
Vasala, in particolare, si è reso protagonista di un gesto di fairplay (nella foto): ha voluto riconsegnare ad Arese le scarpe da gara che il campione di Cuneo gli aveva regalato nel 1971, in occasione dei Bislett Games di Oslo «Quando io non ero nessuno – ha ricordato Vasala – e tu eri il campione da battere».
La presentazione ha riproposto la struttura del libro, con i tre autori che hanno preso la parola nello stesso ordine della narrazione: prima Gianni Romeo, che di Arese, su “Divieto di sosta”, ha raccontato l’infanzia e la giovinezza, poi Franco Fava, che da compagno in maglia azzurra ha descritto le gesta sportive, culminate con il titolo europeo sui 1.500 m a Helsinki, nel 1971, e infine Fabio Monti, cui è stata affidata la descrizione dell’intensa attività da dirigente, in un curriculum che annovera la fondazione e la presidenza dell’Asics Italia, quella della Federazione italiana di atletica leggera e quella attuale della Kahru.
L’incontro è poi proseguito dando spazio ai ricordi dei tanti protagonisti dello sport di quegli anni: dai velocisti Livio Berruti (oro nei 200 m a Roma ’60) e Sergio Ottolina ai marciatori Abdom Pamich (oro nella 50 km a Tokyo ‘64) e Maurizio Damilano (oro nella 20 km a Mosca ’80 e Seul ‘88), dai saltatori Giuseppe Gentile, Fabrizio Donato (entrambi bronzo olimpico nel triplo, rispettivamente a Messico ’68 e Londra 2012) e Renato Dionisi, alla lunga sequenza di mezzofondisti titolati: Giuseppe Cindolo, Gianni Del Buono, Renzo Finelli, Laura Fogli, Giuseppe Gerbi, Carlo Grippo, Stefano Mei, Venanzio Ortis e Francesco Panetta.
Non sono mancati, poi, gli interventi di campioni di altri sport legati ad Arese da lunga amicizia: da Dino Meneghin, che ha ricordato la propria giovanile passione per l’atletica, a Novella Calligaris, protagonista di due olimpiadi (Messico ’68 e Monaco ‘72) nel nuoto.