Nei giardini del Quirinale la cerimonia della riconsegna della bandiera ha riunito per la prima volta le 109 medaglie complessive dello sport italiano, tra Giochi olimpici (40 medaglie) e paralimpici (69). Al Presidente della Repubblica è stato donato il testimone della staffetta 4×100. Spostamento a palazzo Chigi su cinque bus scoperti, tra gli applausi. L’atletica al centro del saluto di Draghi.
Una giornata di festa per lo sport italiano. Giovedì 23 settembre si è svolta la cerimonia di riconsegna della bandiera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nei giardini del Quirinale si sono ritrovati gli atleti protagonisti dei Giochi olimpici e paralimpici di Tokyo 2020, dai quali lo sport azzurro è tornato con 109 medaglie, di cui 40 olimpiche e 69 paralimpiche. Protagonisti di primo piano della cerimonia sono stati gli azzurri dell’atletica, accompagnati dal presidente Fidal, Stefano Mei, dal direttore tecnico, Antonio La Torre, e dai principali allenatori.

Le parole del Presidente
«Grazie per aver reso onore al tricolore – ha detto il Presidente -. Avete raggiunto traguardi sportivi di altissimo prestigio, siete stati squadra, avete manifestato amicizia e integrazione. È stata una grande estate per il nostro sport, merito non soltanto dei protagonisti ma anche degli staff tecnici, sanitari, organizzativi, tutte persone che hanno contributo a questi risultati. E il mondo paralimpico è un’avanguardia preziosa per il nostro Paese».
Il quinto frazionista
Mattarella ha poi citato a memoria la formazione della staffetta 4×100: («Patta, Jacobs, Desalu e Tortu… avete emozionato gli italiani!»), ha lodato Gimbo Tamberi per la medaglia d’oro condivisa con Barshim («Una scelta splendida, un gesto di vero valore sportivo») e ha sottolineato i trionfi dei marciatori Palmisano e Stano. «Ci sono momenti in cui lo sport assume significati più ampi – ha aggiunto il Capo dello Stato – e il nostro Paese, in ripresa dalla pandemia, si è sentito ben rappresentato da voi». Il Presidente ha poi ricevuto dagli staffettisti campioni olimpici il testimone (oltre a una porzione della pista di Tokyo), quale ideale quinto frazionista.

Cinque bus scoperti per andare da Draghi
Con la modalità inaugurata dalla nazionale di calcio campione d’Europa, su cinque bus scoperti, tra gli applausi dei passanti, gli azzurri si sono spostati dal Quirinale a Palazzo Chigi, dove hanno incontrato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha messo l’atletica al centro del proprio saluto: «Una menzione particolare va fatta per l’atletica leggera – ha detto il premier -, che ha ottenuto risultati che non pensavamo possibili: l’uomo più veloce del mondo è italiano – ha aggiunto cercando Jacobs con lo sguardo, prima di fermarsi per applaudirlo e di rievocare il siparietto diventato virale su siti e social della telefonata post-medaglia d’oro -. Non volevo disturbarti durante la conferenza stampa… È italiana anche la staffetta più veloce – ha poi aggiunto -. E oltre ad andare veloce, l’Italia quando salta… vola! Penso ovviamente al nostro Gianmarco Tamberi. E come non citare Massimo Stano e Antonella Palmisano, primi nei 20 km di marcia».