I primi furono, nel 2008, i pazienti diabetici. Poi ci fu il gruppo di ragazzi della Comunità di San Patrignano seguito dalle donne colpite da tumore al seno nell’ambito del progetto Nothing Stops Pink, quindi lo scorso anno sette malati di sclerosi multipla. I prossimi a tagliare il traguardo della maratona di New York saranno invece tre ragazzi affetti da sindrome di down. Tutti hanno in comune un percorso di avvicinamento tracciato dal Dott. Gabriele Rosa che dopo una carriera costellata di successi internazionali, record, titoli olimpici e mondiali, ha trovato nelle tematiche sociali una nuova frontiera da esplorare.
“Oggi ho voluto riunire qui tutte le categorie particolari che grazie alle corsa e al movimento hanno trovato una nuova e migliore dimensione di vita” – ha spiegato il Dott. Rosa a Milano, durante un incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti dei vari progetti – New York nell’immaginario collettiva è la maratona, per questo motivo tagliare quel traguardo ha un significato simbolico molto forte“.
Come nel caso di Niccolò Vallese, chef dell’Albergo Etico di Asti gestito da persone con disabilità intellettive. Niccolò aveva un desiderio: andare in America e correre la maratona di New York. Lo scorso anno, con l’adeguata preparazione, ha potuto esaudire il suo desiderio. E con gioia ripeterà quest’anno l’esperienza insieme all’amico Simone Mollea.