Dai 36 anni in dicembre del fenomeno Shelly-Ann Fraser-Pryce ai 49 anni della marciatrice australiana Kelly Riddicknon sono mancati atleti “in età da Master (35 anni e oltre)” tra i protagonisti dei Campionati mondiali di atletica 2022
La rivista Correre si occupa anche dell’attività atletica del settore Master. Per questo conserviamo la tradizione di analizzare i risultati dei Mondiali e dei Giochi olimpici per segnalare ai lettori i protagonisti delle gare di massimo livello che sono “in età da Master” (35 anni e oltre).
Il fenomeno “Pocket-Rocket”
E con questo taglio di osservazione non c’è dubbio che la stella sia stata la velocista giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce, nata il 27 dicembre 1986 e quindi avviata a compiere 36 anni. “Pocket-Rocket”, come viene soprannominata, ha dominato la finale dei 100 m per la quinta volta in carriera ai Campionati Mondiali, dopo quelle del 2009, 2013, 2015 e 2019. Il suo tempo vincente di 10”67 è il primato mondiale W35 (“W” = women, “35” = fascia d’età da 35 a 39 anni) e record dei Campionati mondiali. A Eugene la Fraser-Pryce ha, nel seguito delle gare, conquistato anche la medaglia d’argento dei 200 m con 21”81 (altro record mondiale W35,), per poi finire con un altro argento al collo nella 4×100, mancando la vittoria per i cambi maldestri delle compagne di squadra (stra-favorite!). È un’atleta fantastica! Siamo andati a rivedere la sua progressione nel tempo e il suo cambio di passo avvenuto tra il 2007 e il 2008, quindi tra i 22 e i 23 anni. Da un anno all’altro la giamaicana è passata nei 100 m da 11”31 a 10”78 e nei 200 metri da 24”13 a 22”15; e di lì in poi ha macinato vittorie e altre medaglie a piene mani. Solo contando gli ori il totale parla di 3 olimpici e 11 mondiali, tra 100, 200 e staffetta 4×100. E c’è da credere che la ritroveremo competitiva ancora alle Olimpiadi del 2024 a Parigi, quando s’avvierà verso i 38 anni. La possiamo definire la più grande velocista di tutti i tempi?
Altre finaliste over 35
Gli “over-35” sono una fascia d’età di cui solitamente le gare di lancio e di lunga distanza offrono presenze e piazzamenti di rilievo. L’unica altra medaglia “over” l’ha conquistata la 36enne americana Kara Winger (nata il 10/04/1986), argento nel lancio del giavellotto con 64,05 m. Nel lancio del disco la portoghese Liliana Ca (05/11/1986) si è classificata sesta con 63,99. Pregevoli anche le due “master” statunitensi nella maratona: la 39enne Sara Hall (15/04/1983), quinta al traguardo in 2:22’10” e la quasi 38enne Keira D’Amato (21/10/1984), ottava in 2:23’34”. Tra gli uomini “master” si è segnalato il quasi 36enne Renauld Lavillenie (18/09/1986), quinto nell’asta con 5,87 m (ultima riga di un curriculum stellare).
Marciatori evergreen
Le prove di marcia femminile hanno condensato vari spunti “master”. Nella 20 km si è classificata quinta con 1:29’00” la cinese neo master Hong Liu (12/05/1987); poco dopo, per i nostri colori, è giunta in ottava posizione con 1:29’54” la bravissima 37enne Valentina Trapletti (12/07/1985). Nella 35 km è arrivata ai piedi del podio (quarta) la greca 38enne Antigoni Drisbioti (21/03/1984) con 2:41’58” mentre la palma della più anziana di tutta la manifestazione è toccata alla 49enne australiana Kelly Riddick (10/04/1973), finita al 34° posto in 3:11’55”.