David Monti ci racconta come sta New York

David Monti ci racconta come sta New York

04 Gennaio, 2021
Foto: Giancarlo Colombo
Newyorkese con madre e padre di origini italiane, giornalista, esperto di running, dal 2001 al 2019 è stato il responsabile dei top runner della New York City Marathon. Fin dal 1994 è un punto di riferimento per tutti gli specialisti della corsa, che seguono la sua newsletter settimanale Race Results Weekly. In questa videointervista David Monti ci racconta come sta la “nostra” New York, che ci auguriamo di poter tornare a frequentare in questo 2021.

Non è difficile avere New York nel cuore. La Grande Mela è il luogo in cui prendono forma molte delle passioni che ci emozionano. La ama chi è appassionato di cinema, ad esempio, per i film di Woody Allen che lì sono stati ambientati, ma anche (guarda caso) per “Il Maratoneta”, le cui scene di allenamento ci hanno permesso di conoscere Central Park. Identico affetto si è radicato in chi ama l’arte del Novecento o la musica. Il running non fa eccezione e uno degli aspetti negativi che non dimenticheremo mai del 2020 è l’annullamento della maratona di New York. 

Newyorkese con radici italiane 

Ecco perché, quando i TG ci informano sulle dimensioni drammatiche dell’epidemia negli Stati Uniti d’America, ci viene da chiederci come stia New York e quando avremo la possibilità di tornare a visitarla. È questa una delle domande che abbiamo rivolto a David Monti nella video-intervista che qui vi proponiamo. 

David è newyorkese, ma con madre e padre di origini italiane: «La famiglia di mio padre è originaria del Trentino e quella di mia madre viene da Chieti, in Abruzzo. Due zone dell’Italia completamente diverse, ma i miei nonni si sono conosciuti e sposati negli Stati Uniti» racconta David a Correre.it 

Giornalista, esperto di running, dal 2001 al 2019 è stato il responsabile dei top runner della New York City Marathon. Fin dal 1994 è un punto di riferimento per tutti gli specialisti della corsa con la sua newsletter settimanale Race Results Weekly.

Da bancario a giornalista 

David Monti ci racconta anche come cominciò questa sua passione per i risultati del mondo running, che è alla base della pubblicazione settimanale Race Results Weekly.

«Il mio primo appartamento a Manhattan era molto vicino al percorso della maratona di New York, mi bastava sporgere la testa dalla finestra per vedere il passaggio sulla First Avenue, così ho sviluppato un amore profondo per la corsa, sia fatta in prima persona, sia imparando sempre più dettagli riguardo i top runner e a quei tempi era molto difficile perché non c’era internet, bisognava aspettare che arrivassero le riviste specializzate via posta, una volta al mese. Era l’unico modo per scoprire cosa fosse successo. È così che ho avviato Race Results Weekly nel 1994, all’epoca viaggiava via fax: le persone mi inviavano i risultati via fax e io li aggregavo in una newsletter che a mia volta spedivo ogni lunedì mattina. All’inizio non era una gran cosa, solo poche gare, ma con l’avvento di internet e delle email mi sono reso conto che avrei potuto raggiungere tantissime persone e abbiamo studiato il modo per rendere Race Results Weekly una pubblicazione elettronica. Nel giro di 4 anni è diventato il mio lavoro a tempo pieno: lasciai il mio impiego in banca perché ero troppo impegnato. Dopodiché abbiamo fatto un passo ulteriore e lo abbiamo reso uno strumento d’informazione a tutti gli effetti, raccogliendo storie uscite su altre pubblicazioni, una sorta di minuscola “Associated Press”. Ho lavorato a 7 giochi olimpici, 12 Mondiali, parecchi Europei e centinaia di maratone e corse su strada. Credo di aver coperto la maratona di Boston 24 volte.»

New York e la corsa

È anche grazie alla competenza dimostrata attraverso Race Results Weekly che Monti, dal 2001 al 2019, è stato il responsabile dei top runner della New York City Marathon. 

Nella nostra video-intervista scopriamo quali, tra i tanti campioni contattati per la gara, gli sono rimasti di più nel cuore e altre curiosità da runner, come i posti dove vale la pena andare a correre quando si va a New York, per non ritrovarsi tutti sempre e solo in Central Park!

Guarda la videointervista:

Traduzione: Chiara Calliero e Francesca Grana
Regia e montaggio video: Francesca Grana
Si ringrazia: Runners.it

Articoli correlati

Maratona di New York: solo un centinaio gli italiani al via

04 Novembre, 2021

Domenica 7 novembre si corre la 50ª edizione della maratona di New York, con un anno di ritardo a causa della pandemia. Solo 30.000 al via, rispetto al record 2019 (53.639 finisher). Prima del default del 3 ottobre, gli italiani iscritti erano circa 1.700, ma ammontavano a circa 3.000 prima del rinvio del 2020. Un […]

Trent’anni fa il record italiano dei 5.000 m di Salvatore Antibo

18 Luglio, 2020

Sabato 18 luglio compie trent’anni il primato italiano dei 5.000 metri: 13’05”59, stabilito a Bologna, nell’edizione del Golden Gala 1990. Ecco il ricordo di Salvatore Totò Antibo, protagonista di quell’impresa mai più superata.  Il 18 luglio 1990 Salvatore Antibo corse i 5.000 m a Bologna in 13’05”59, primato italiano. A trent’anni di distanza dalla serata […]

Valeria Straneo: «Tempi di incertezze anche per noi top runner»

22 Marzo, 2020

«È difficile continuare a tenere alta la motivazione. Avrei dovuto correre alla maratona di Amburgo (19 aprile) e lì tentare di conquistare il posto in squadra. Insulti? Credo sia un problema solo delle grandi città, dove il verde pubblico è poco rispetto a quanti volevano andare a correre.» «… oggi non me la sono sentita […]