Quasi 16mila studenti, tra bambini e ragazzi provenienti da 250 istituti scolastici di Roma e del Lazio, hanno preso parte a La Corsa di Miguel. Ventuno le giornate e il fascino dello Stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea. Tra le gare più interessanti, lo Staffettone delle scuole elementari, i Mille di Miguel, il Lungo di Jesse e Luz e la staffetta 4 x 100.
I tempi migliori dell’ultima giornata sono venuti da Tito Marteddu del Visconti, vincitore della gara dei nati nel 1999 in 2’32”7, e in campo femminile da Benedetta Antonelli del Plinio Seniore e Flavia Ferrari del Levi Civita, a segno nelle rispettive classi di età con lo stesso tempo, 3’05”1. Quanto alle staffette, la scuola Santi Savarino ha fatto il pieno nelle scuole medie, vincendo le due prove, maschile e femminile, per festeggiare poi con una foto suggestiva, sotto la scritta “Pietro Mennea”, il campionissimo a cui è intitolato lo Stadio dei Marmi. Nel salto in lungo i migliori risultati sono venuti da Federica Festa del Talete con 5,18 e da Roberto Orlandi del Caravaggio con 6,20.
Il 10 aprile, giorno delle premiazioni, saranno svelati anche i nomi delle scuole vincitrici.
LA CORSA DI MIGUEL E LA LOTTA AL RAZZISMO
La festa del Mille di Miguel ha raccolto il messaggio lanciato dall’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a difesa delle differenze, mandando in onda allo stadio lo spot simbolo della Settimana d’azione contro il razzismo. E d’altronde della lotta al razzismo la Corsa di Miguel ha fatto sempre un simbolo: vicino alla pedana del lungo dove si è gareggiata c’era la foto di Jesse Owens e Luz Long, i due grandi protagonisti della finale di Berlino 1936, quando lo statunitense nero e il tedesco bianco sfidarono le follie razziste di Hitler diventando amici e fraternizzando in pedana.
Martedì 17 aprile, in 40 piste italiane, si correrà “la staffetta che diventa maratona”, una 42×1000 intitolata ViviMiguel sempre all’insegna della lotta al razzismo e della bellezza del conoscersi per sport.