Le vetrine dei negozi di running si riempiono di “ipermorbide”, calzature che esasperano il senso di cushioning. È uno dei simboli della ripartenza, sottolineata anche dal ritorno sulle nostre pagine della “cronaca-gare”. Non ci resta che correre, nel consueto rispetto delle norme sul distanziamento che continueranno anche in questo autunno a caratterizzare la nostra vita.
La copertina di Correre è dedicata a un’immagine astratta. Potrà essere percepita come una nuvola o un insieme di sfere sovrapposte e trasmettere al lettore un senso di morbidezza. Realizzata dall’art director della rivista, Gianmarco Curti, l’immagine è ispirata a uno dei nuovi tipi di intersuola che giocano la partita della vendita di scarpe da running, fondamentale in questo autunno che ci auguriamo di ripartenza. Oltre che la copertina, alla tecnologia è dedicato anche l’intervento di Filippo Pavesi. Perché alla fine dell’anno, tra quel poco di storia del running del 2020 che non si riassumerà nel Covid-19, ci sarà anche la grande spinta all’innovazione delle aziende del settore, partita in quell’inizio di gennaio con le scarpe di Kipchoge ed esplosa in questa ripartenza con l’intensa comunicazione sulle ipermorbide.
Il numero 50 di Scarpe&Sport
Trovate tutto su Scarpe&Sport, di cui con orgoglio festeggiamo il cinquantesimo numero, che abbiamo cominciato a realizzare nei giorni della ripartenza dopo il lockdown. Ci piace pensare che in un momento in cui si sentiva il bisogno di intravvedere una luce nel buio, l’idea di condividere la gioia per un traguardo come il cinquantesimo numero di Scarpe&Sport sia stata vissuta come una festa di cui far parte. E come una luce da dentro il buio, Gianmarco Curti ha rappresentato il “50” che da solo riempie la copertina.
Il risultato è una presenza corale dei maggiori brand, produttori dei “mille-modelli-mille”, ognuno con immagine, scheda, note, che occupano le 160 pagine della rivista che si presenta ai lettori allegata a Correre di settembre.
Il ritorno della “cronaca-gara”
Settembre ci chiarirà le idee e su Correre di ottobre avremo modo di riflettere sugli effetti prodotti dal “Protocollo organizzativo temporaneo non stadia” pubblicato dalla Fidal in data 30 luglio, che in sostanza ha dato il via al cauto ritorno delle corse su strada e delle manifestazioni di trail running, “purché – si legge nel dispositivo – in forma di crono individuale (modalità già prevista prima), crono per scaglioni di massimo 50 atleti distanziati tra loro che tolgono la mascherina prima del via, scaglioni ogni 3 minuti minimo (anche questa modalità già prevista), crono per scaglioni di massimo 200 atleti distanziati che tolgono la mascherina circa 500 metri dopo il via, scaglioni ogni 5 minuti minimo.
Per questo resterà come un simbolo di ripartenza la corsa di Arezzo, la sera stessa di giovedì 30 luglio, primo giorno di applicazione del protocollo. Nel perimetro del nostro lavoro, inserire di nuovo la cronaca delle gare nella sezione “Tuttocorsa” ha avuto il sapore della commozione.
La passione è fatta così, sappiamo di parlare a chi ci può capire.
Non ci resta che correre, nel consueto rispetto delle norme sul distanziamento che continueranno anche in questo autunno a caratterizzare la nostra vita.
Buona lettura, buona corsa.